Saia, contattato dall’Ansa, ha espresso i suoi timori per la proroga del provvedimento: “Potrebbe essere prorogato fino al 30 aprile. Il motivo è la carenza di medici, problema non solo del Molise, ma la nostra è un’area svantaggiata. Dobbiamo ricordare che il medico del 118 provvede al trasferimento dei pazienti giunti al Pronto Soccorso del ‘Caracciolo’ di Agnone per patologie tempo-dipendenti (ictus e infarto) che necessitano di cure salvavita che possono ricevere solo nell’Ospedale regionale in tempi brevi”.
E conclude: “Come amministrazione comunale chiediamo pertanto l’immediata revoca del provvedimento e il rapido ripristino del servizio 118 con medico nel turno notturno e che il Pronto Soccorso dell’Ospedale Caracciolo, che opera solo grazie all’abnegazione e sacrificio dei medici del presidio, sia dotato anche di strumentazione Tac, cosa promessa da anni, ma mai arrivata”.
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