Al termine del corso, gli agenti hanno ottenuto il brevetto di esecutore BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation), apprendendo le tecniche di supporto di base (manovre BLS) alle funzioni vitali, che permette di praticare le manovre d’emergenza. In questi casi è infatti importante riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 118 e, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, agire con manovre che sostituiscano le funzioni vitali interrotte e tentare di ripristinare il battito cardiaco con la defibrillazione precoce.
Durante il corso, gli agenti sono stati formati a riconoscere la situazione di emergenza e ad eseguire una serie di manovre salvavita, quali la rianimazione cardiopolmonare, la disostruzione delle vie aeree e la defibrillazione con apparecchi semiautomatici (DAE) in età adulta e pediatrica. I partecipanti hanno seguito dapprima una parte teorica ed hanno poi effettuato esercitazioni pratiche su manichini a grandezza naturale, sia adulti che pediatrici (bambini e lattanti 0-12 mesi).
A questo si è aggiunta anche la prova pratica con defibrillatore semiautomatico dotato di moduli di addestramento che hanno consentito a tutti partecipanti di defibrillare in maniera realistica pur rimanendo in completa sicurezza. L’obiettivo del BLS – spiegano gli esperti – è quello di rallentare i meccanismi che portano a danni irreversibili al cuore e al cervello, per consentire al trattamento definitivo (defibrillazione e trattamento medico) di ottenere i risultati migliori.
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