Grande attesa per il Solenne Pontificale del 22 marzo presieduto da S.E.R. Mons. Biagio Colaianni, nuovo pastore dell’Arcidiocesi di Campobasso Bojano
CASTELPETROSO – Era il 22 marzo 1888, un giorno di grazia per il Molise.Il messaggio di speranza delle apparizioni, che conferma la presenza di Dio nella storia umana, è sempre più attuale e necessario. Una “geografia della fede” che evidenzia gli avamposti della devozione mariana nel centro Italia come testimonianza della storia della cristianità e della presenza materna della Madonna.
A Castelpetroso il 22 marzo viene ricordata l’apparizione della Madonna Addolorata che porta tra le braccia il figlio Gesù, morto: dalla sofferenza un messaggio di offerenza all’umanità. “Maria ci porta a Gesù e Gesù ci dà la Pace” ha detto papa Francesco il 5 luglio 2014 a Castelpetroso in un clima festoso e di fede per oltre trentamila giovani radunati nel piazzale. Maria si mostra – nelle apparizioni di Castelpetroso- in un atteggiamento offerente, di supplica verso il cielo ed inginocchiata presso suo figlio morto. Un muto messaggio di speranza.
Venerdì 22 marzo 2024 Sante Messe a partire dal mattino alle ore 8:00, presso la Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso, mentre alle ore 11:30 Solenne Pontificale presieduto dal nuovo pastore della diocesi, S.E.R. Mons. Biagio Colaianni, Metropolita del Molise, alla presenza di molte autorità militari e civili. Nel pomeriggio, alle ore 17:00 la Solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta dal rettore don Fabio di Tommaso.
La vigilia della festa giovedì 21 marzo, dopo la solenne celebrazione presieduta da S.E.R. Mons. Angelo SPINA (Arcivescovo di Ancona – Osimo), nella serata alle ore 19:00 avrà luogo la fiaccolata verso il luogo delle apparizioni.
Sono oltre centomila i pellegrini che ogni anno raggiungono il luogo delle apparizioni e nel giorno della festa, il 22 marzo, giungono in migliaia pellegrini e fedeli per vivere una giornata di spiritualità e devozione mariana; arrivare sul luogo dove apparve la Madonna Addolorata significa ripercorrere quel cammino di Fede e attingere alla fonte miracolosa, fonte dell’Amore.
Centotrentasei anni dopo, vuol dire rinnovare l’esigenza di una nuova evangelizzazione, vuol dire ripercorrere la Via Matris, il viaggio di Maria, affrontato con coraggio e determinazione. Ricordare la storia delle apparizioni vuol dire, oggi, attrattiva e coraggio di rivivere una storia attuale.