TERMOLI – Giunge tempestiva la risposta dei carabinieri al fenomeno delle truffe ai danni di persone anziane che, di recente, stava prendendo piede anche nel Basso Molise. A Termoli, nel corso di un servizio perlustrativo, i militari dell’Arma hanno infatti arrestato un 44enne di origini napoletane, già titolare di diversi precedenti anche specifici, colto in flagranza del reato di truffa.
Gli uomini in divisa hanno notato il 44enne in atteggiamento sospetto che, appena uscito da una palazzina e accortosi del transito del loro mezzo, ha cambiato subito strada tentando di nascondersi nell’attiguo giardino-area parcheggio condominiale, probabilmente per sottrarsi a eventuali controlli. Il soggetto è stato però comunque raggiunto, fermato e identificato: nel corso di una perquisizione personale, i carabinieri gli hanno trovato addosso 2.400 euro in banconote di vari tagli, che ovviamente hanno destato sospetto anche in virtù delle inverosimili spiegazioni fornite circa la loro provenienza.
Gli accertamenti hanno consentito di appurare che il denaro era effettivamente provento di una pregressa grave azione delittuosa. Ricostruendo la dinamica dei fatti si è constatato che poco prima l’uomo, spacciandosi per sedicente avvocato, aveva telefonato a un 75enne residente proprio nel palazzo dal quale era stato visto uscire, dicendogli di recarsi subito nel locale nosocomio perché suo figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale cagionato dallo stesso e che bisognava pagare immediatamente un’ingente somma in contanti per evitarne l’arresto. A quel punto, una volta uscito di casa l’anziano per recarsi in ospedale, il malfattore si era subito presentato nell’abitazione facendosi consegnare dalla coniuge del 75enne i 2.400 euro poi trovatigli addosso, tentando quindi di dileguarsi prima di essere fermato dai militari.
La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata alle due vittime. Il 44enne napoletano invece, alla luce delle sue chiare responsabilità circa la condotta delittuosa posta in essere, è stato tratto in arresto nella flagranza del reato e condotto nella casa circondariale di Larino, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino. Durante la successiva udienza dinanzi al competente Giudice per le Indagini Preliminari, l’arresto è stato convalidato e a carico dell’uomo è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.