“Sotto il profilo politico, grazie all’autonomia – prosegue – il Molise, con i suoi rappresentanti, siede nei diversi consessi che richiedono la presenza delle Regioni e, nel tempo, con modalità e strumenti differenti, ha ottenuto le attenzioni del Governo centrale e dell’Unione Europea. L’autonomia regionale ci ha consentito nei decenni di valorizzare al meglio le peculiarità del nostro territorio, dei paesaggi, dei siti storici, turistici, archeologici, delle eccellenze enogastronomiche e delle altre nostre risorse”. Memoria e presente, ma soprattutto una proiezione nel futuro.
“Oggi non possiamo che iniziare il 2024 chiedendoci cosa possiamo fare per il nostro territorio, per i nostri concittadini e per le giovani generazioni. Dobbiamo entrare in una nuova visione del Molise nel contesto nazionale, europeo e internazionale. Dobbiamo lavorare, tutti insieme, affinché il Molise possa essere competitivo dal punto di vista infrastrutturale, industriale, economico, sociale, lavorativo, culturale, cogliendo le opportunità che sono concesse dagli organismi centrali e dall’Unione Europea. Nuove sfide attendono il Molise e sono certo che, nell’attuale legislatura, dopo il periodo caratterizzato dal processo di approvazione del bilancio, ora possiamo guardare al prossimo futuro con rinnovato ottimismo, anche grazie agli ottimi rapporti personali, e della Regione più in generale, con il Governo, ma anche con tutte le istituzioni territoriali che, con spirito di collaborazione, contribuiscono a costruire il Molise del domani”.
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