Nel 1922 grazie a lui e agli ottimi rapporti con quel mondo la sua azienda divenne l’unica produttrice di divise dei “Boy Scouts” degli interi Stati Uniti. Era nato a Macchiagodena (Is) nel 1882
MACCHIAGODENA (IS) – Luigi “Louis” Dell’Omo nacque a Macchiagodena (IS) il 26 settembre del 1882 da Michele, “stimato medico” laureatosi a Napoli, e Lucia Giancola. Oltre a Luigi la famiglia Dell’Omo era composta da altri tre figli maschi (un frate, un farmacista e un tenore) e quattro figlie.
Nel 1896, Luigi aveva solo 14 anni, morì il padre e solo qualche anno dopo morì anche la madre. Uno zio si prese cura dei ragazzi cercando, per quanto possibile, di dar loro la possibilità di studiare. Luigi fu inviato prima in un Istituto privato a Firenze e successivamente a Napoli. Poi a 18 anni fu chiamato a servire l’Esercito ed inviato a Parma. Divenuto Tenente servì per cinque anni il paese in divisa.
Poi tornò a Napoli con lo sguardo sempre rivolto oltreoceano. Passava interi pomeriggi sul molo di Napoli per guardare i piroscafi che partivano direzione Stati Uniti. Coltivava apertamente il “sogno americano” e lo realizzò. Il 9 agosto del 1905 sbarcò ad “Ellis Island”. Gli inizi non furono facili e fu costretto ad accettare ogni sorta di lavoro. Poi conobbe l’italoamericana Giovanna “Jennie” Tempesta (nata nel 1889) e nel 1909 la sposò.
Fu il suocero a trovargli una dignitosa sistemazione presso uno studio medico di New York. “Louis” nel breve maturò conoscenze e ottima padronanza della nuova lingua. Conobbe il Console Generale del Consolato Italiano di New York che lo volle suo stretto collaboratore. In questa veste si realizzò l’incontro che gli avrebbe cambiato la vita. Un giorno in assenza del Console Generale fu lui a dover ricevere uno dei più potenti industriali del tessile americano: Sigmund Eisner.
Quest’ultimo rimase colpito dall’eloquio e dalla simpatia del giovane molisano e gli fece la proposta di andare a lavorare con lui. “Louis” subì il fascino di quell’uomo così potente eppure assai alla mano e gli rispose subito con un secco “Si”. Così nel 1916 “Louis” si trasferì nella cittadina di Red Bank, Contea di Monmounth Country, nel New Jersey. Qui il magnate dei tessuti aveva la più grande delle sue fabbriche e soprattutto la sede dei suoi uffici. Erano gli anni della Prima Guerra Mondiale e praticamente tutto il lavoro della “Sigmund Eisner Company” si rivolse a dover produrre divise militari.
Intanto “Louis” divenne l’uomo di fiducia di Sigmund Eisner e in assenza del potente industriale era lui a decidere. Finita la guerra riprese la normale attività e per “Louis” arrivò la nomina di direttore responsabile di tutte le fabbriche del gruppo. Grazie a suoi “buoni uffici” nel 1922 la “Sigmund Eisner Company” divenne l’unica fornitrice per le divise dei Boy Scouts degli interi Stati Uniti. Un affare incredibile e che gli valse, da parte dell’oramai anziano Eisner, l’appellativo, evidentemente legato ai guadagni, di “ un tesoro di Boy Scouts”.
Come il suo capo anche “Louis” fu, in politica, un acceso ed impegnato “repubblicano”. Quando, nel 1925, morì Sigmund Eisner ai funerali fu ossequiato quasi al pari dei familiari. Lavorò fino all’ultimo giorno per l’azienda che gli aveva consentito di realizzare il suo “sogno americano”. Ebbe con la sua amata Giovanna “Jennie” due figlie Fulvia e Lucia. Luigi “Louis” dell’Omo morì nel gennaio del 1965 a Red Bank. Nella sua bara fu deposta una divisa dei “Boy Scouts”.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”