Saia: “Agnone gioiello della cultura italica da radici profonde”

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daniele saiaAGNONE – “La nostra marginalità non è un punto di debolezza, ma un punto di forza da cui far partire l’intera Italia”. Con queste parole il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha chiuso l’audizione al ministero della Cultura per la candidatura della città altomolisana a ‘Capitale della Cultura 2026’. Rivolgendosi ai componenti la Commissione ha illustrato le motivazioni della candidatura.

“Agnone si candida a Capitale della Cultura italiana – ha spiegato – perché il patrimonio culturale, materiale e immateriale che custodiamo è uno straordinario motore di crescita che intendiamo condividere e mettere a disposizione delle migliori energie del Paese. Siamo pronti ad essere Agorà e punto di riferimento per pratiche culturali. Ci candidiamo perché Agnone è un gioiello di cultura italica dalle radici profonde, proiettato verso il futuro, consapevoli che la sfida globale si gioca tornando ad abitare nei piccoli luoghi, custodendo bellezza e sostenibilità, accanto a valori umani condivisi”.

Poi, citando Papa Francesco, ha aggiunto: “Le aree interne non sono la cultura dello scarto, ma nuova centralità del margine” che Agnone “intende rappresentare con i 136 Comuni del Molise in un unico progetto. Oggi Agnone vuole sognare ad occhi aperti, aprire le sue porte e offrire al mondo tutta la sua sorprendente densità, bellezza e prospettiva”.