TERMOLI (CB) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Termoli, a conclusione degli accertamenti seguiti ad un controllo, hanno tratto in arresto una 23enne, già titolare di precedenti penali e di polizia, residente nel Comune di San Severo. La stessa, nella circostanza, si rendeva responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 D.P.R. 309/1990), lesioni personali (art. 582 c.p.), resistenza a pubblico ufficiale (artt. 337 c.p.), porto illegale di oggetti atti ad offendere (art.4 L.110/1975) e inosservanza del foglio di via obbligatorio (art. 76 D. Lgs. 159/2011).
In particolare, nel corso di un servizio perlustrativo di controllo del territorio a Termoli, i militari dell’Arma hanno notato sulla SS16 la suddetta all’interno di un’auto insieme ad altri due amici (un 21enne e una 32enne) e, poiché già noti agli operanti in quanto destinatari di foglio di via obbligatorio, li conducevano presso gli uffici dei carabinieri di via Brasile per gli accertamenti del caso. Nella caserma la donna opponeva resistenza fisica nei confronti dei carabinieri presenti, al fine di impedire loro di portare a termine tutti i previsti adempimenti relativi al controllo e alla relativa attività di polizia giudiziaria e nel tentativo di allontanarsi cercando vanamente di divincolarsi, aiutata anche dall’amica, ma venendo bloccata dai militari ai quali provocava lesioni personali seppure lievi.
Nell’occasione sottoposta a perquisizione personale e veicolare veniva trovata in possesso di 24 dosi di eroina per un peso di 16 grammi, 12 dosi di cocaina per un peso di 2,8 grammi, un pezzo di hashish dal peso di 5 grammi, una mazza da baseball e un tirapugni. Pertanto, appurate le responsabilità penali in relazione ai reati ascritti, la 23enne veniva arrestata e condotta presso la casa circondariale di Teramo. Inoltre il 21enne e la 32enne venivano deferiti rispettivamente per inosservanza del foglio di via obbligatorio e concorso in lesioni personali. Nel corso della successiva udienza, l’autorità giudiziaria convalidava l’arresto, in quanto legittimamente effettuato, e disponeva per la donna i domiciliari presso la propria abitazione a San Severo.