Coldiretti plaude alla “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”

7

CAMPOBASSO – Coldiretti Molise accoglie positivamente il dettato del D.M. 21 giugno 2024 sulla “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 1 luglio 2024.

Un Decreto che l’Organizzazione attendeva da tempo e che fissa al 1 gennaio 2025 (entro 180 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta del Decreto) il termine ultimo per la individuazione, da parte delle Regioni, delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, funzionali al raggiungimento degli obiettivi energetici del PNIEC ed in linea con il principio della neutralità tecnologica. Se entro tale data le Regioni non avranno redatto una apposita mappatura del territorio il Governo potrà intervenire con poteri sostituitivi.

“Coldiretti – affermano il Presidente e il Direttore regionale di Coldiretti, Claudio Papa e Aniello Ascolese, in una lettera inviata al Governatore Francesco Roberti ed agli Assessori all’Ambienta, Andrea Di Lucente, e all’Agricoltura, Salvatore Micone – non si è mai detta contraria alle fonti di energia rinnovabile, ma teme l’impatto che tali impianti, uniti a opere infrastrutturali per il trasporto dell’energia, possono avere sulle produzioni agricole ed il paesaggio, in una regione come la nostra che secondo i dati Eurispes, produce molta più energia di quella che consuma. Non va inoltre dimenticato – ricordano i dirigenti di Coldiretti – che l’aumento delle richieste di autorizzazione per realizzare nuovi impianti sta causando anche una distorsione dei prezzi dei terreni, mettendo ulteriormente in difficoltà le aziende del settore”.

Negli ultimi anni Coldiretti Molise ha incessantemente denunciato l’assalto alle campagne molisane da parte di fondi speculativi e multinazionali che hanno già pronti, tra approvati e da approvare, centinaia di progetti di nuovi parchi energetici dal Basso Molise alla Piana di Venafro, dalla zona del Fortore alle aeree interne della regione. Impianti che metterebbero a rischio produzioni di eccellenza oltre a deturpare il paesaggio, in una regione che, come il Molise, punta anche sul turismo per una ripresa economica del territorio.

Pertanto l’auspicio di Coldiretti Molise è che la Regione, entro il primo gennaio 2025, recepisca gli obiettivi energetici e i criteri individuati dal Decreto, definendo, puntualmente, le aree idonee e quelle non idonee, oltre a garantire il rispetto del divieto di installazione del fotovoltaico a terra in area agricola, così come già sancito dall’art. 5 del Decreto-legge 15 maggio 2024 n. 63.