BONEFRO – In occasione della 30° edizione del Bonefro Rock, il Comune di Bonefro, in particolare l’assessorato alla cultura, e il Circolo fotografico sannitico organizzano, in collaborazione con l’associazione Centro per la fotografia Campobasso “Vivian Maier”, la mostra fotografica di Pino Ninfa “L’altro palcoscenico – Il Festival Rock dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2012”.
Pino Ninfa oltre alla musica jazz, con la quale ha sviluppato progetti e mostre in Italia e all’estero, ha seguito, per tutte le edizioni in cui si è svolto, l’Heineken Jammin Festival come fotografo ufficiale.
Da questo lavoro sono tratte le foto presenti in mostra.
Per l’autore, di origini catanesi, la fotografia è uno strumento di indagine e come tale la applica nei suoi progetti che sia un palco musicale o altri temi sviluppati in giro per il mondo, che si tratti di tematiche sociali o ambientali o di un mondo come quello musicale, il suo modo di osservare e incontrare il mondo va sempre alla ricerca di un connubio fra l’osservare e il catturare una visione personale grazie alla fotografia.
Nascono così le immagini in mostra, dove il mondo della musica rock viene raccontato nei suoi molteplici aspetti: dal concerto al soundcheck, dai momenti liberi ai ritratti in posa. I musicisti oltre ad essere dei personaggi per i loro fan, fanno parte di un mondo che vale la pena di essere esplorato e raccontato grazie alle fotografie.
La mostra si svolgerà presso l’Auditorium dell’ex convento Santa Maria delle Grazie di Bonefro (CB)
Inaugurazione mostra in presenza dell’autore:
Sabato 3 agosto 2024 ore 18:00
Orari mostra dal 4 agosto all’8 settembre 2024:
Dal lunedì al giovedì dalle 8:00 alle 12:00
Venerdì dalle 8:00 alle 10:00
Domenica dalle 17:00 alle 19:00
Per aperture fuori orario e altre informazioni: 3392385168
Ingresso libero
BIOGRAFIA
Pino Ninfa, sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
In ambito musicale oltre ai progetti con Heineken e in particolare nel mondo del jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco.
L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro.
Segue anche, in diverse parti del mondo, progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e in ogni condizione sociale.
In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio.
Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i suoi progetti, fra cui Emergengy, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar.
È docente all’Accademia della Scala di Milano.
Da anni sviluppa performance con i musicisti con temi che vanno dalla Spiritualità alla Musica, passando per l’Archeologia per arrivare al Mediterraneo.
Ha esposto in diversi musei in Italia e all’estero.
Le sue ultime pubblicazioni:
“Breve sogno eritreo di Tekle Mandar” MFD Edizioni 2020.
“Entrada Proibida – Cronache Amazzoniche” Pablo Edizioni 2023
“Havana Noir” – 89 Books Edizioni 2024