Sabato 19 ottobre, a Capracotta, l’ultimo appuntamento del Festival delle Bufere

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CAPRACOTTA – Il fitto calendario di spettacoli sapientemente realizzati dal Teatro Stabile delle Arti Medievali si avvia alla conclusione nel paese più alto del Molise. Sabato 19 ottobre, presso i locali di Palazzo Potena, dalle ore 18.30 andrà in scena l’ultimo evento del Festival delle Bufere 2024, intervento finanziato con risorse FSC – Piano Sviluppo e Coesione della Regione Molise.

Un evento culturale che mette in connessione Capracotta con l’opera di Salvatore Di Giacomo, autore e compositore legato al pittoresco centro montano molisano. Se il primo atto della Magia dell’uovo dell’autore drammaturgo napoletano Gian Maria Cervo ha incantato i presenti grazie all’interpretazione di Luca Iervolino, l’appuntamento del 19 ottobre sarà intrepretato da due giovani attori napoletani, Antonio Ciorfito e Rino Rivetti , i cui impegni spaziano tra teatro e cinema dopo un pregresso nei contesti più avanzati della commedia napoletana di oggi.

Il Teatro Stabile delle Arti Medievali è una società cooperativa fondata nel 1991 che organizza annualmente il Festival Quartieri dell’Arte (QdA), sostenuto dal Ministero della Cultura e considerato uno dei più importanti centri propulsori della drammaturgia contemporanea in Europa per le sue attività di scouting, produzione, coproduzione, programmazione e aggregazione comunitaria.

Attraverso una strategia che combina un innovativo ibrido tra promozione e didascalizzazione e spettacoli pensati sul luogo e per il luogo si vuole fare in modo che Festival e territorio siano elementi reciprocamente attrattivi e possano progressivamente costituirsi insieme come elemento attrattivo per un pubblico che sia il più vasto possibile. L’appuntamento di sabato 19 ottobre rappresenta l’arrivo di questo affascinante viaggio a tappe tra la vita e le opere di Salvatore Di Giacomo narrate mediante l’arte dei numerosi e valenti artisti accolti dalla comunità capracottese, da sempre nota per la sua proverbiale ospitalità.