Le botteghe veneziane in Molise e oltre

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AGNONE (IS) – Quante “botteghe veneziane” ci sono in Molise? E quante altre nel resto d’Italia? Se lo chiede l’Università delle Generazioni di Agnone, cittadina che in passato ha prosperato grazie ad una massiccia presenza di artigiani veneziani dal medioevo in poi. E, infatti, nel cosiddetto “quartiere veneziano” (nel cuore del centro storico) di questo capoluogo altomolisano, esistono ancora alcune di queste botteghe dalla speciale forma architettonica di “porta-finestra”.

La più nota è quella di un maestro orafo (attivo fino a cinquanta anni fa) all’antico Palazzo Nuonno, sul corso Garibaldi, lungo il percorso per la Ripa, dove è ancora visibile un’altra ancora più bella e caratteristica. Si ritiene che, nel tempo, qualche altra porta veneziana sia stata rimaneggiata per farne abitazione o garage così da renderla irriconoscibile. Sarebbe utile farne un inventario. Intanto quelle esistenti attirano ed incuriosiscono molti turisti che vengono portati in giro da esperte guide locali.

E particolare attrattore turistico rappresenta pure a Civitacampomarano (sulla via principale Vincenzo Cuoco al n. 69 nei pressi dell’imponente castello medievale e della vicina torre campanaria) la bottega veneziana datata 1732, denominata “Casa del mercante” ed indicata come “Casa Trolio” nella scheda architettonica del Ministero della Cultura. E’ inserita in una casa a schiera monofamiliare e incuriosisce il fatto che come datazione sia piuttosto recente rispetto alle botteghe veneziane di Agnone, le quali sono tutte di epoca medievale e quindi assai anteriori.

Il poeta molisano Tiberio La Rocca, nativo di Poggio Sannita (Isernia), ha scoperto a Subiaco (in provincia di Roma) tutta una via sulla quale affacciano diverse “botteghe veneziane” (ora dismesse) con l’entrata tipica della porta-finestra. Potrebbe essere facilmente intuibile che tali “botteghe veneziane” possano essere presenti in altre parti d’Italia.

Pertanto l’Università delle Generazioni si ripromette di contattare la Facoltà di Architettura della città lagunare per approfondire la consistenza delle botteghe veneziane su territorio italiano e di altri Paesi mediterranei dove si è espressa la potenza mercantile della “Serenissima Repubblica di Venezia” nel corso dei secoli. Sarebbe pure utile che qualche studente universitario in architettura o ingegneria edile possa scegliere come tesi di laurea proprio la presenza delle botteghe veneziane in Molise, in Italia e altrove.