Poggio Sannita si spopola? Il sindaco Orlando la vuole riempire di cittadini onorari

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POGGIO SANNITA – Lo spopolamento dei borghi sta quasi arrivando ad un punto di non ritorno. I sindaci non sanno più che espedienti trovare o a quale Santo votarsi per combattere questo continuo svuotamento. Negli anni scorsi c’è chi ha messo in vendita il paese a prezzo pieno, come Badolato in Calabria, riuscendo a rivitalizzarlo in parte; c’è chi offre case ad un euro; c’è chi prevede incentivi alle nuove coppie; c’è chi s’inventa le iniziative più strane. Tutti tendono a cercare di salvare, in qualche modo, il proprio territorio dalla desertificazione più completa. Persino privati cittadini aguzzano ingegno e fantasia per rendere interessante turisticamente il proprio paese con manifestazioni varie, come hanno fatto, per esempio, le maestre Maria Porrone e Fausta Mancini nella stessa Poggio Sannita (ex Caccavone) ripopolando il borgo di “babàci” cioè abitanti di stoffa come già avevano fatto in Piemonte, a Maranzana in provincia di Asti.

Su tale scia di “salvare il salvabile” si pone il sindaco di Poggio Sannita, il farmacista Giuseppe Orlando, che ha accettato con interesse la proposta dell’Università delle Generazioni di ripopolare il proprio Comune con persone, personaggi e personalità cui assegnare la “cittadinanza onoraria”. Almeno il paese avrà cittadini con nome e cognome anche se pressoché virtuali. Lo scopo infatti dovrebbe essere triplice: lanciare un Sos attirando clamorosamente l’attenzione sul proprio borgo che perde continuamente abitanti; sperare che tali “cittadini onorari” possano fare qualcosa di concreto per la sua salvezza e rivitalizzazione; allertare gli stessi cittadini emigrati invitandoli ad investire nel proprio luogo d’origine per non farlo morire. Un appello particolare Orlando lancia ai poggesi emigrati in Canada, dove sono quasi tutti diventati industriali; ma anche ai poggesi di Roma, che restano sempre affezionati alla zona natìa.

Il sindaco Orlando intende così distribuire tantissimi attestati di “cittadini onorari” molto probabilmente per domenica 27 aprile: una data scelta non a caso, poiché posta tra la Festa della Liberazione e la Festa del Lavoro, due giornate particolarmente significative non soltanto per la democrazia e la libertà ma anche per l’urgenza di dare lavoro alle aree interne come Poggio Sannita per frenare l’esodo ancora massiccio di giovani e intere famiglie.

Per la riuscita di tale operazione, si sta studiando la possibilità di dare la “cittadinanza onoraria” pure a quei cittadini esteri che hanno acquistato case e masserie nell’agro poggese, con la speranza che possano attirare l’interesse dei connazionali amanti dell’Italia e, in particolare, del Sud più mite e più ricco di storia e tradizioni, ospitalità e anche bontà eno-gastronomiche. E’ sottinteso che il messaggio sia indirizzato principalmente alle istituzioni regionali, nazionali ed europee.