CAMPOBASSO – Mercoledì 12 marzo è stato un giorno da ricordare per l’Istituto “Petrone” di Campobasso. La partecipazione a Didacta con il seminario dal titolo “Didattica da…Fuoriclasse: da scuola a paesaggio didattico” ha suscitato un interesse inaspettato e il plauso del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Una enorme gratificazione per tutti coloro che con passione appassionato hanno portato una piccola regione alla ribalta nazionale.
L’appuntamento formativo internazionale registra annualmente migliaia di visitatori e tanti hanno mostrato interesse ed entusiasmo nella partecipazione al seminario tenuto dal Dirigente Scolastico, dott. Giuseppe Natilli e dalla Responsabile Scientifica della Sperimentazione, prof.ssa Paola Pinelli, presenti nella vetrina di Firenze insieme ad una rappresentanza della scuola. Innovazione ed emozione: queste le parole d’ordine che hanno accompagnato il racconto della grandiosa esperienza di Didattica da…fuoriclasse”, che rompe gli schemi e ripensa i paradigmi tradizionali dell’apprendimento.
L’ondata di curiosità ha contagiato davvero tutti: dirigenti, docenti ed esperti del settore che hanno mostrato apprezzamento verso questa sperimentazione, dopo il successo acclarato ottenuto al Campus Scuola Futura ed il riconoscimento di INDIRE, che ha identificato la scuola come un modello eccellente nel panorama nazionale. L’Istituto “Petrone”, supportato dalla collaborazione di E.I.P. Italia – Associazione Scuola Strumento di Pace e dell’Ufficio Scolastico Regionale, con i suoi nuovi paradigmi didattici e valutativi, conferma così di essere diventato uno dei modelli nazionali di riferimento suscitando interesse con la sua energica spinta innovativa e futuristica.
Queste le parole della prof.ssa Paola Pinelli: “Didattica da…Fuoriclasse”, da sperimentazione, si è evoluta in un modo di fare scuola coinvolgente ed emozionante, grazie a metodologie attive, personalizzate e integrate con il territorio, che superano l’approccio frontale e coinvolgono l’alunno in vere e proprie “sceneggiature educative” in cui l’attività laboratoriale costituisce il campo privilegiato per accrescere competenze trasversali. In ogni esperienza, consapevolmente scelta dall’alunno secondo le proprie curiosità ed attitudini, è costante il dialogo tra scuola e comunità, così come l’attenzione per il singolo e per il contesto socio-culturale in cui vive.
La realizzazione di questa grandiosa esperienza ha dimostrato come il Design Thinking, applicato all’ambito educativo, possa ridisegnare il contesto dell’apprendimento trasformandolo in un “paesaggio didattico” con al centro le persone, alunni e docenti, con i propri bisogni, sogni e passioni. Un altro aspetto di innovazione assoluta è il modello di valutazione che si focalizza sulla motivazione e sull’autonomia degli studenti: non ci si limita, infatti, alla misura del risultato e della performance, ma si valuta a tuttotondo e in profondità il percorso e lo sviluppo delle competenze, mettendo in primo piano l’autonomia e la creatività degli studenti”.
Il Dirigente Scolastico sintetizza con queste parole l’esperienza di Didacta: “Ciò che con determinazione e spirito di iniziativa portiamo avanti giorno per giorno è un modo di fare scuola che ci identifica: nuovo, concreto, lungimirante e aperto alle realtà del territorio. Con metodologie accattivanti, che coinvolgono insieme cuore e mente, intendiamo preparare le nuove generazioni a scegliere con responsabilità, ad affrontare le sfide del futuro e a cogliere con entusiasmo le opportunità per diventare cittadini attivi, creativi e consapevoli. La “rivoluzione” capitanata dalla nostra scuola è ufficialmente iniziata. Il modello metodologico che mettiamo in atto ha portato una piccola realtà di provincia alla ribalta nazionale e tanti istituti italiani sono pronti a far parte della nostra rete. Questa è la soddisfazione più grande, che ci invoglia a continuare a percorrere questa strada, verso nuovi illuminanti obiettivi”.