Fondi dalla Regione per la morosità incolpevole, Nagni: “Atto innovativo”

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Pierpaolo Nagni

CAMPOBASSO – “Un intervento atteso da tempo a favore degli inquilini dello Iacp in difficoltà”. Così l’assessore regionale con delega alle Politiche abitative, Pierpaolo Nagni, commenta il via libera della Giunta all’istituzione del ‘Fondo regionale di incentivazione alla riduzione della morosità’, in favore dei nuclei familiari assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica nella disponibilità degli Iacp di Campobasso e di Isernia. Riguarda quanti sono nell’impossibilità di pagare il canone locativo per perdita, o consistente riduzione, della capacità reddituale del nucleo familiare. Il finanziamento complessivo è di circa 550 mila euro.

“Siamo dinanzi a un atto decisamente innovativo – sottolinea Nagni – che vede la Regione Molise attivare una sua iniziativa che, a differenza di quelle nazionali analoghe e molto rigorose, permetterà a diversi inquilini di poter avviare procedure di rientro rispetto alla morosità maturata”.

Poi spiega nel dettaglio: “La Regione, invece di entrare in possesso di quelle somme per perseguire gli scopi naturali dello Iacp, quali investimenti e manutenzione, ha deciso di attivare questo Fondo destinandolo a un incentivo al rientro verso chi ha sempre pagato i canoni di locazione ma che oggi, a causa delle più disparate circostanze, non può più farlo”. Secondo le stime della Regione, le morosità in Molise ammontano a circa 5,5 milioni di euro con una riduzione di 500 mila euro nel 2016.

“Auspichiamo – aggiunge – che grazie a questo contributo, lo Iacp tornerà a incassare i canoni che potranno essere investiti sui programmi di efficientamento e nuova edilizia, insieme ai finanziamenti provenienti da specifici Piani nazionali, sui quali già stiamo lavorando”.

Il bando per accedere agli incentivi sarà a sportello, fino a esaurimento dei fondi ed è rivolto a chi presenterà requisiti e caratteristiche indicate dallo Iacp, privilegiando inquilini che non riescono a pagare l’affitto a causa di una consistente riduzione della capacità reddituale, dovuta soprattutto a motivi conseguenti la perdita o la riduzione dell’attività lavorativa”.