ISERNIA – Domenica scorsa, 4 febbraio 2018 a Isernia, nel quartiere San Lazzaro – si sono riuniti circa 80 bambini e ragazzi di varie realtà con l’unico intento di mettersi in relazione e dare un senso profondo a ciò che li accomuna: il Judo.
L’evento è stato organizzato dallo CSEN Molise, in collaborazione con l’istruttore tecnico Dario Tramontano di Isernia. Hanno partecipato bambini delle elementari e ragazzi agonisti provenienti da Campobasso, Chiauci, Isernia, Montenero di Bisaccia, Vasto, Termoli e Sulmona.
Questo incontro è stato una sorta di allenamento collettivo che ha permesso ai singoli partecipanti di perfezionare l’aspetto tecnico senza tralasciare quello spirito di tolleranza e di amicizia che sta alla base del Judo stesso. La prima parte dell’incontro è stata infatti incentrata sull’importanza del saluto, in quanto atto di ripetto nei confronti del proprio compagno di allenamento e di se stessi. Il saluto, infatti, per un judoka, è un vero e proprio rito che celebra – con un atto esteriore – un avvenimento interiore, ovvero un atteggiamento mentale ben preciso.
La pratica di tale disciplina educa al rispetto dell’altro e lascia che tolleranza e amicizia rinascano interiormente al fine di farne poi dono al prossimo. La parola stessa “JU-DO” è composta da due ideogrammi: “JU” vuol dire flessibilità, non-resistenza, dolcezza; “DO” significa cammino o via. Il Judo, allora, è la via della non-resistenza, il cammino che conduce ad una vita equilibrata. Nelle parole di Jigoro Kano, “la flessibilità può neutralizzare la forza bruta”. Questo e solo questo è stato il fulcro intorno a cui ruotava l’intero evento di domenica scorsa.
Si ringrazia per la collaborazione Laura Scungio