CAMPOBASSO – Il Ministero dell’Interno non può decurtare l’Iva sulle prestazioni rese dalle strutture di accoglienza dei migranti. È questa la tesi sostenuta dalla Commissione Tributaria provinciale di Campobasso, presidente il giudice Vincenzo Di Giacomo, che si è espressa su un ricorso presentato da una società cooperativa molisana tramite gli avvocati Salvatore Di Pardo e Michele Sansone.
Il Ministero dell’Interno attraverso le Prefetture, con una serie di provvedimenti ha retroattivamente imposto l’esenzione Iva per le prestazioni relative al servizio di accoglienza, “violando – spiegano Di Pardo e Sansone – anche i contratti in essere con gli affidatari del servizio”, chiedendo indietro i soldi pagati a titolo di Iva.
Questa condotta, secondo i due legali, ha creato notevoli difficoltà ai gestori che improvvisamente sono stati costretti a restituire l’Iva incassata non potendo più giovare della detrazione che, di fatto, rendeva la prestazione neutra.