Due cittadini nigeriani denunciati per minacce verso una struttura alberghiera
VENAFRO (IS) – Controlli serrati dei Carabinieri nelle ultime ore hanno interessato varie zone del venafrano, al fine di contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità. Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia e delle Stazioni territorialmente competenti hanno eseguito perquisizioni e posti di blocco, nel corso dei quali sono stati conseguiti i seguenti risultati: un 54enne di Venafro è stato denunciato per detenzione illegale di armi e munizioni, in quanto nel suo appartamento è stato rinvenuto un fucile calibro 12 e relative munizioni, acquistati da un privato senza averne mai denunciato il possesso alla competente Autorità di Pubblica Sicurezza.
Due cittadini di origine nigeriana, un 25enne ed un 30enne, sono stati denunciati perché resisi responsabili di minaccia aggravata nei confronti del gestore di una struttura alberghiera. Secondo quanto accertato dai militari i due, per futili motivi, minacciavano ripetutamente il responsabile della struttura, originario di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta.
Nei confronti di un 27enne, di origine marocchina, è stata invece avanzata la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione dell’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza, in quanto resosi responsabile nel recente passato di reati contro la persona ed il patrimonio, e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Eseguiti anche accertamenti amministrativi e in materia igienico-sanitaria presso quattro locali pubblici di intrattenimento, mentre circa un centinaio sono stati i mezzi in transito controllati durante posti di blocco istituiti lungo le arterie principali, identificati i rispettivi conducenti e passeggeri.
Dodici le contravvenzioni elevate per violazioni al Codice della Strada, un 45enne isernino, è stato beccato alla guida di un’auto, nonostante la patente di guida gli fosse stata revocata alcuni anni orsono. Nella circostanza il veicolo e la relativa carta di circolazione sono stati sottoposti a sequestro. Infine sono dieci le persone attualmente sottoposte agli arresti domiciliari o a misure di prevenzione nei cui confronti sono stati eseguiti accertamenti e perquisizioni.