TERMOLI – Cambiamenti climatici, esplosione demografica, scienza del suolo. Argomenti di estrema attualità, di cui forse si parla ancora poco, in relazione alla loro stessa importanza, ma che rappresentano i capisaldi di una battaglia che bisogna ancora ingaggiare e si sta perdendo davvero troppo tempo.
«Il 2050 è già domani: prospettive e soluzioni» è stato il tema al centro del seminario organizzato dal Rotary club di Termoli giovedì scorso, 13 giugno, col dottor Vincenzo Michele Sellitto, Marketing Manger presso la Msbiotechspa, azienda leader nella produzione di biotecnologie per l’agricoltura.
Sellitto, laureato in scienze agrarie presso l’Università degli studi del Molise e in collaborazione la Purdue University (US) ha conseguito un dottorato di ricerca in “Chimica e Biochimica Applicate”. Esperto di suolo e di innovazioni in agricoltura, impegnato nella promozione a livello mondiale di nuove tecniche di agricoltura ecosostenibili a impatto zero tra cui l’uso di microrganismi in agricoltura. Ha maturato una lunga esperienza nella ricerca scientifica in Scienze del suolo, documentata da pubblicazioni di numerosi articoli, pubblicati su riviste scientifiche internazionali. È anche autore e coautore di libri, ha più di 50 partecipazioni ai Congressi internazionali, un brevetto e ha ottenuto due International Thesis Award. Inoltre è professore associato a contratto presso l’Università di Agraria di Iasi, Timisoara e Cluj-Napoca.
Da questa vasta esperienza sul campo e a livello accademico e di ricerca, ha proposto un excursus storico-scientifico, che ha mostrato ai presenti, soci e amici del Rotary club di Termoli, i rischi a cui sta andando incontro l’umanità, nell’evitare di assumere scelte drastiche orientate a un vero cambiamento della politica climatica globale.
Sellitto è partito da una statistica, che racchiude un po’ il senso di quello che sta accadendo: secondo le rilevazioni della Nasa, non si è mai raggiunto nella storia del pianeta un livello di concentrazione tale di anidride carbonica nell’atmosfera, che sta oscillando a 415 particelle per milione. Può sembrare una proporzione infinitesima, ma è la causa del riscaldamento globale, poiché imprigiona l’energia, che non viene liberata e che fa sì che aumenti il calore e quindi le temperature salgono costantemente.
Le previsioni più pessimistiche portano a un innalzamento della colonnina di mercurio di 5 gradi alla fine del 21esimo secolo, così come a livello demografico, dagli anni settanta a oggi, siamo cresciuti di due volte e ci avvieremo nei prossimi decenni a raggiungere i 10 miliardi di individui.
Una statistica è rivelatrice di quello che serve all’uomo per sfamarsi, inteso come acqua, produzione di cibo ed energia correlata: una dimensione sei volte superiore alla superficie che occupa pro capite. E le terre coltivabili sono state già coltivate, chi pensa di poter violare territori ostili dimentica che costerebbe più che il prodotto finale.
Allo stato attuale, l’insieme delle società che popolano il globo, consumano una volta e mezza le risorse a disposizione e la proiezione demografica prevede di arrivare a due volte e mezza: definirlo insostenibile è quasi eufemistico.
Tra i rischi maggiori, come l’innalzamento dei livelli del mare, si sta monitorando lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, ma non solo. Tutti i ghiacciai e i territori coperti da ghiaccio per millenni, possono liberare sostanze come anidride carbonica, metano e anche batteri che erano stati bloccati dalle basse temperature.
Scenari apocalittici, senza dubbio. A cui porre rimedio. Ma come? Per Sellitto, che ha interagito con l’uditorio per quasi un’ora e mezza, occorre ripartire dalla base, dalla vita, dal suolo, inteso come entità e comunità viva, che scambia informazione tra i vari regni, animale, vegetale e perché no, con l’uomo. Sì, perché la comunicazione col macrobioma è fondamentale. Da qui, l’esigenza di mettere al bando tutte le pratiche dannose per l’agricoltura, che sterilizzano e rendono inerte il suolo, che se vivo trattiene l’anidride carbonica, se muore, libera la Co2 e contribuisce all’ulteriore surriscaldamento globale.
L’incontro è stato introdotto dalla presidente del club Rotary di Termoli, Rossella Travaglini, e si è concluso col tradizionale scambio di doni, dopo una sessione dinamica di domande e risposte tra la platea e Sellitto.
Inoltre, vista l’ottima riuscita della manifestazione, si sta valutando di riproporre l’intervento coinvolgendo le scuole dove si formano coloro per i quali veramente il 2050 rischia di trasformarsi in una apocalisse annunciata.
Infine, appendice importante, la presentazione di due nuovi soci, Adamo Manes e Gianpaolo Ragni, a opera rispettivamente del segretario Michele Di Tomasso e del prefetto Emilio Travaglini, con la tradizionale apposizione della spilla del Rotary effettuata dal Governatore incoming Basilio Ciucci.
Prossimo appuntamento, il passaggio del martelletto, programmato per sabato 29 giugno.