Il 2019 che si è appena concluso ha fatto registrare un record positivo per la regione Molise, ha visto infatti trionfare un film co prodotto da Moliwood Films, una società di produzione cinematografica molisana, tra i 10 film italiani più belli dell’anno. Ad attestare la qualità del film Lucania terra sangue e magia, diretto da Gigi Roccati è stata Coming Soon, la più celebre testata giornalistica italiana online dedicata al cinema, ai film in TV, alle serie TV, al digital video.
“Lucania è uno di quei piccoli grandi film che hanno avuto fortuna all’estero e che in Italia sono stati apprezzati ma che la legge implacabile delle sale cinematografiche che cambiano continuamente cartellone forse ha un po’ ha danneggiato. Il nostro consiglio è di recuperarlo, perché ci porta per mano in una terra aspra, selvaggia e forte e ci racconta una storia di disperazioni e visioni, colpe reiterate e meschini boss locali nella quale all’improvviso si apre uno spiraglio di luce: una ragazza che ha perso la parola e che ritrova la voglia di sorridere. Gigi Roccati è un regista attento, che si permette campi lunghi e che cerca la verità dei luoghi e delle emozioni. Bravissima Angela Fontana, una delle due gemelle di Indivisibili”, con queste parole Cooming soon descrive e celebra il film co-prodotto dalla società molisana ed anche vincitore di MoliseCinema.
Il Molise è però l’unica regione in Italia a non avere ancora una Film Commission. Cosa significa questo? Che l’industria cinematografica locale e nazionale, quando decide di girare un film in Molise, non riesce a far decollare l’economia che invece con una Film Commission potrebbe realmente cambiare le sorti del territorio; si vedano ad esempio i casi della Basilicata, della Puglia o della Sicilia con la fortunata serie del ‘Commissario Montalbano’, regioni che, grazie alla presenza delle Film Commission hanno potuto creare un indotto capace di attrarre le grandi produzioni cinematografiche o delle serie tv.
Positivo per tutte le regioni il bilancio riguardo le ricadute economiche sul territorio (dirette, indirette, indotte) nei settori del turismo, dell’agricoltura, del commercio, della ristorazione, dell’ospitalità e naturalmente quello della Cultura. Negli Stati Uniti per capacità produttiva il settore cinematografico è secondo solo a quello delle Armi.
La Film Commission è un ente di emanazione regionale (o provinciale nel caso delle provincie autonome) avente personalità giuridica, che persegue finalità di pubblica utilità nel comparto dell’industria dell’audiovisivo. Le Film Commission sono agenti di sviluppo, enti strumentali che contribuiscono a definire e rendere operative le politiche regionali del settore audiovisivo.
Con la ridistribuzione delle funzioni legislative ed amministrative fra lo Stato e le Regioni avutasi con la riforma del Titolo V della Costituzione (legge 18 ottobre 2001, n. 3), il settore dello spettacolo è stato ricondotto al più ampio ambito della “promozione e organizzazione di attività culturali”, ricompreso fra le materie di competenza concorrente.
Le Film Commission (gran parte di loro è associata all’Italian Film Commissions) sono enti di riferimento sempre più imprescindibili per l’industria del cinema (produttori, autori, fornitori, maestranze) e sono riconosciute dal MIBAC Direzione Generale Cinema.
“Il settore dell’audiovisivo e della produzione di immagini, nella società contemporanea, sta assumendo un ruolo di rilievo all’interno dei vari settori economici: nel prossimo futuro, settori come agricoltura, artigianato, ambiente, per produrre valore aggiunto avranno sempre più necessità di avvalersene. Questa tendenza è già rilevabile nelle proposte di progettualità locale, che stentano però a trovare riconoscibilità nelle normative e nelle politiche di finanziamento attuale. In modo analogo, la creazione di nuovi linguaggi legati a nuove tecnologie, potranno attivare nuove forme di economia, riposizionamento di vecchi mestieri e nuovi ambiti di attività per le imprese.” Cit. Italian film Commissions
“Il molise a mio parere si colloca in una posizione geografica strategica, molto vicina a Roma dove ci sono il maggior numero di produzioni cinematografiche. – spiega l’attore e produttore Manfredi Saavedra –. Inoltre è un territorio poco esplorato dal punto di vista cinematografico e questo in qualche modo potrebbe rappresentare un punto di forza: le location non sono ancora state inflazionate da produzioni passate. L’assenza di una Film Commission in Molise, ne parlai la prima volta ben 16 anni fa, penalizza più che le società di produzione cinematografica (per queste esistono anche fondi europei e nazionali), gli artisti ed i tecnici molisani e vi garantisco che ce ne sono molti in giro per l’Italia e nel mondo: infatti in ogni regione in cui si è creata l’attrattiva per le produzioni è fatto obbligo spendere i finanziamenti presi nella regione stessa anche l’assunzione di personale oltre ai benefici percepiti immediatamente dagli esercizi commerciali di vario genere attraverso una iniezione di denaro ricevuta da un settore come il cinema che spende molto in termini di forza lavoro e materiale da costruzione, tecnico e artistico. E’ penalizzante per esempio per la promozione turistica e dunque anche dei prodotti locali e per la diffusione della storia e delle tradizioni: favorendo le produzioni cinematografiche si incentivano anche gli autori a scrivere, studiare e scoprire la storia e la geografia di un territorio per trarre ispirazione e scrivere storie ambientate lì. Insomma chi ci perde a non avere la Film Commission è la regione tutta in tutti i suoi settori produttivi. Buon anno nuovo e Viva il Cinema!”.