Saranno ospiti bambini dai 5 ai 10 anni e dagli 11 ai 18
TERMOLI – Presentazione questa mattina a Termoli, nell’edificio in via dei Campioni, della struttura, i servizi e il personale della Casa di Kore. Queste le parole del sindaco Angelo Sbrocca:
“La nostra Amministrazione guarda al sociale e in particolar modo ai bambini, i bambini non hanno né colore né appartenenza sono proprio i minori che hanno bisogno di maggior cura perché incolpevoli delle situazioni in cui si trovano”.
I 12 minori che dal 29 agosto saranno ospiti della struttura sono stati collocati da giudici che hanno deciso che temporaneamente devono essere allontanati dal nucleo familiare di origine in attesa che si ripristinino in esso le condizioni favorevoli per riaccoglierli.
L’assessore alle Politiche Sociali e vice sindaco Maria Chimisso ha parlato di raggiungimento di un grande obiettivo quale quello dell’apertura della Casa di Kore grazie alla collaborazione con diversi settori e assessorati quali quello all’Ambiente e ai Lavori Pubblici oltre che con la cooperativa Solidea che ha vinto la gara per la gestione e i servizi della struttura.
“Si assiste ad una forma di incapacità da parte delle famiglie di essere non solo genitori ma accompagnatori e guida dei bambini. – ha detto l’assessore Chimisso -. La casa famiglia serve a far sì che i bambini non perdano gli strumenti e la concreta possibilità di crescere”.
Lo psicologo Paolo Panichella della cooperativa Solidalia e responsabile della comunità Casa di Kore ha descritto la struttura, composta da due piani che ospiteranno, divisi per fasce d’età, i giovani ospiti, una sala mensa e diversi spazi living. Lo staff è formato da 9 persone tra psicologi, assistenti sociali, educatori professionali e operatori generici.
“Il nostro obiettivo è quello dell’accoglienza e della protezione del minore – ha detto Paolo Panichella -. La cura a 360 gradi dei bambini cercando di ridurre i fattori di rischio per il loro sviluppo psico fisico. Ci occuperemo anche del reinserimento nelle loro famiglie d’origine o del sostegno per l’inserimento nelle nuove famiglie. Abbiamo creato una rete con le associazioni sportive e culturali per rendere i bambini degli adulti funzionali”.