VENAFRO – Come sappiamo, dopo le disposizioni di domenica scorsa, i campionati e le attività in palestra sono momentaneamente sospese. Una sosta in qualche modo prevedibile, seppur non auspicabile. Proprio domenica, la Siem Basket Venafro è scesa in campo per il secondo test dell’anno. Mentre nell’amichevole con la Step Back Caiazzo si sono rilevate diverse criticità, la partita con l’Isernia ha dato invece dei segnali positivi allo staff tecnico.
Abbiamo fatto un paio di domande al coach della Siem, Francesco Valente, cercando di capire come si possa affrontare una stagione così strana come quella che – prima o poi – prenderà il via quest’anno.
Coach, alla luce di tutto ciò che sta accadendo, quali possono essere i pensieri di un allenatore nel preparare una stagione imprevedibile e piena di incognite come questa?
È sicuramente molto frustrante, ma d’altra parte chiunque può capirlo. Il non poter programmare nulla, né a medio né a lungo termine, è una costante nella vita di tutti purtroppo in questo momento. Per un allenatore, è un fattore che complica notevolmente le cose perché ci hanno sempre abituato a fare della programmazione – della settimana, del mese e della stagione – uno degli aspetti più importanti del nostro lavoro. Quindi questa impossibilità di guardare al futuro con tranquillità diventa per noi doppiamente frustrante.
Ma torniamo all’aspetto pratico: che obiettivi vi siete dati con la squadra per quest’anno?
È una domanda complessa a cui rispondere, principalmente per due ragioni. Uno, perché conosciamo davvero poco la composizione e la forza effettiva delle squadre avversarie e, in questo senso, ritengo che fino alla fine del girone di andata sia impossibile fare delle valutazioni reali su cosa si possa effettivamente fare. Due, perché, con tutta probabilità, quando ripartirà il campionato la formula verrà modificata, quindi non sappiamo che tipo di competizione avremo davanti. Al netto di tutte queste variabili comunque, quello che spero è di raggiungere almeno una semifinale Playoff.
Nelle scorse settimane, abbiamo visto la Siem tornare in campo dopo quasi otto mesi. Come è andata l’amichevole con Isernia? Ci sono stati miglioramenti rispetto al test con Caiazzo?
Sì, è stato fatto un grosso passo avanti, complice il fatto che si partiva da una base piuttosto bassa. Nella prima partita, infatti, nonostante tutte le difficoltà e le attenuanti legate alla ripartenza, abbiamo fatto una prestazione di basso livello, per cui fare meglio non era difficile. Ciò detto, tutte le cose che avevamo decisamente sbagliato nella prima partita e che dovevamo migliorare, le abbiamo migliorate. La cosa fondamentale in questo sport è avere una progressione e domenica questa progressione c’è stata.