A San Martino in Pensilis si illumina l’albero all’uncinetto dell’AVOS

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accensione albero a san martino in pensilis

Ieri pomeriggio in piazza Vittoria l’accensione dell’opera realizzata dalle volontarie. La presidentessa Celeste Vitale: «È il frutto della partecipazione attiva del paese»

SAN MARTINO IN PENSILIS – Si ripete la tradizione di realizzare ricami all’uncinetto per lanciare messaggi sociali, ma quest’anno il significato è più profondo. È quella che stanno portando avanti le socie dell’AVOS, associazione di volontariato di San Martino in Pensilis, che dall’inizio della pandemia sta proponendo a iscritti e cittadini tante attività finalizzate e farsi forza a vicenda in un momento difficile.

Per celebrare il Natale 2020 la presidentessa Celeste Vitale ha coinvolto iscritti e non nella creazione di un simbolo molto speciale fatto a mano. L’opera è il frutto dell’assemblaggio dei quadrati di lana ricamati all’uncinetto dalle socie AVOS, che hanno lavorato alacremente durante la chiusura forzata a casa. Il risultato è un albero imponente e colorato, allestito a San Martino in Pensilis in piazza Vittoria e ufficialmente acceso ieri pomeriggio. La cerimonia è avvenuta nel rispetto delle norme anticontagio alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione e dell’associazione.

Il Comune, di concerto con l’AVOS, ha provveduto a illuminare l’albero, volendo dare un segno tangibile di un’atmosfera natalizia che, seppur diversa dalle precedenti, deve comunque scaldare la comunità.

«In quest’anno, in cui siamo stati devastati dalla pandemia – spiega la presidentessa dell’AVOS Celeste Vitale -, il presepe e l’albero di Natale, come ha detto Papa Francesco, sono segno di speranza».

Quello delle opere ‘sociali’ all’uncinetto è un rituale nato due anni fa, quando le iscritte realizzarono la ‘sciarpa della pace’. Questo grande lavoro fu al centro di una manifestazione che animò le vie del paese, inoltre venne scelto, insieme alle sciarpe di altre regioni, per un evento nazionale organizzato dalla federazione Senior Italia. Lo scorso anno la sciarpa venne utilizzata per costruire un presepe, ora invece è servita per confezionare delle coperte.

«Dalla partecipazione corale che abbiamo registrato per la sciarpa, con tante persone che hanno collaborato anche solo donando la lana – ha proseguito la presidentessa Vitale –, è nata l’idea dell’albero. L’AVOS, nonostante abbia cercato di coinvolgere i soci in incontri di formazione online nella preparazione di borse con generi di prima necessità, nella festa dei nonni online non ha voluto lasciare indietro nessuno. Pertanto, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha chiesto l’aiuto di tutti nella creazione di questo albero di Natale. La ’sciarpa della pace’ vuole essere un simbolo di speranza per un futuro migliore. Il progetto ha permesso alla nostra associazione di perseguire il suo obiettivo principale, che è quello di stare insieme, anche virtualmente, in questo momento di isolamento e sofferenza».