Il preparatore Pasquale Tancredi lascia La Molisana Magnolia

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Le istantanee dell’ultima stagione: «La trasferta a Lugo e i successi su Virtus Bologna e Reyer Venezia indimenticabili»

CAMPOBASSO – Ci sono momenti nella vita in cui le passioni lasciano necessariamente il passo a decisioni più ponderate che riguardano lo stretto ambito privato e familiare. Sul versante La Molisana Magnolia Campobasso è il caso di Pasquale Tancredi, preparatore fisico dei #fioridacciaio, che – senz’altro a malincuore – per motivi di carattere personale ha deciso di non continuare nel suo percorso col club del capoluogo di regione.

DECISIONE DIFFICILE – «È stata una scelta particolarmente complicata – racconta – ma in questa fase ci sono delle situazioni a casa che mi dovevano portare, tra i tanti impegni cui sono chiamato, a fare delle scelte e, anche per aspetti di carattere logistico, con infinito rammarico ho comunicato al club la mia decisione di non proseguire nella mia avventura col team».

STAGIONE UNICA – Tornando sull’ultimo torneo, il professionista sannita usa un aggettivo ben preciso: ossia straordinario.

«È stata una stagione straordinaria – argomenta – al di sopra delle aspettative di tutti gli addetti ai lavori e questo è frutto del grande lavoro dello staff e di un gruppo di ragazze super, pronto ad assecondarci in ogni richiesta, sia di carattere atletico che tecnico, dal 23 agosto, giorno di inizio della preparazione, sino all’ultima gara playoff sul parquet del ‘Taliercio’ a Venezia».

NESSUNA DIFFERENZA In quella che è stata la sua prima esperienza in rosa, Tancredi – con alle spalle un percorso importante al maschile – sfata anche quello che è un mito di tanti addetti ai lavori, ossia situazioni gestionali differenti tra i due fronti.

«Anch’io – confessa – avevo sentito parlare di mondi dissimili e di gestione dell’organico più al limite, ma, per esperienza diretta, a consuntivo non l’ho affatto riscontrata. È chiaro che ci possano essere degli alti e dei bassi, ma questo avviene anche al maschile».

SWEET MEMORIES – Aprendo ulteriormente il libro dei ricordi, Tancredi sottolinea come «tra i momenti più belli di quest’annata senz’altro c’è stata la trasferta in Spagna a Lugo, o il successo al PalaDozza sul parquet della Virtus Bologna o ancora quello all’Arena contro la Reyer Venezia, un incrocio – quello con le lagunari – che, in quella che è stata l’andata dei quarti playoff, rigiocherei anche subito per riscattare quello che è stato il risultato restituito dal parquet».

EMOZIONI FORTI – Altro aspetto ben presente nelle riflessioni di Tancredi è il pubblico rossoblù e, con questo, l’organizzazione societaria e quella tecnica.

«La Magnolia ha una delle fanbase più belle d’Italia. È difficile vedere in molte società maschili dei supporter del genere. È un tifo oltremodo corretto che sostiene i propri beniamini e non dileggia mai né gli avversari, né gli arbitri. E questo penso sia merito del lavoro della società e dello staff tecnico che, congiuntamente, rappresentano una macchina perfetta, capace di un lavoro splendido se, in un quinquennio, è riuscito ad ottenere risultati del genere, poggiando con forza sul lavoro di un tecnico come Mimmo Sabatelli, ben supportato dalle indicazioni di Vincenzo Di Meglio, un tandem splendido che, sono certo, ha tutte le qualità, unitamente a quanto portato avanti dai vertici ‘in rosa’ del club, per far salire ulteriormente le qualità di questo club. Con certezza, anche dal di fuori, io seguirò sempre il cammino della squadra e sarò il primo tifoso dei #fioridacciaio».