CAMPOBASSO – “Non è più il tempo delle rinunce ma continua a dover essere quello dell’accortezza e della prudenza. Il virus ha bloccato per due anni le nostre abitudini sociali e quindi anche le nostre tradizioni più sentite e radicate che, da sempre, siamo stati abituati a vivere insieme, nelle piazze e nei luoghi caratteristici della nostra città.
Un mese fa, già con la Processione del Venerdì Santo e poi a seguire con quella di San Giorgio, abbiamo ripreso confidenza con la condivisione pubblica dei nostri sentimenti d’appartenenza alla comunità cittadina, riappropriandoci, anche materialmente, dei riti e delle esperienze sociali, religiose e culturali con le quali siamo cresciuti come città e come popolazione.
Abbiamo atteso per troppi lunghi mesi che si potesse tornare a vivere nei colori, dopo i toni scuri della pandemia e oggi non può esserci nulla di meglio da ricordare e da citare dei colori e dei profumi che hanno accompagnato il cammino della statua della Madonna dal Santuario di Santa Maria del Monte lungo le strade della città.
Campobasso è in cammino, la nostra comunità non è ferma, non lo è mai stata e ha trasformato, con azioni concrete, la strada da percorrere in una strada colorata, viva, allontanando quella luce opaca dettata dal Covid e dalle misure necessarie per combatterlo che ci hanno costretti, per due anni, a evitare di celebrare pubblicamente, insieme, tutte le nostre tradizioni più sentite.
L’Infiorata con la quale i campobassani hanno accolto il passaggio della Madonna per le vie della città, ha avuto la capacità, oggi più che mai, di rassicurarci, di emozionarci e di infonderci fiducia, dimostrandoci anche come i sacrifici fatti a livello sociale non siano stati vani, essendosi rivelati, anzi, il presupposto di questi colori che oggi siamo tornati ad ammirare e che ci riempiono non solo gli occhi, ma soprattutto il cuore”.