162° Anniversario dell’Unità d’Italia: la cerimonia a Campobasso

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162^ "Giornata dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera"

Gravina: “Questo giorno è la dimostrazione di quanto i valori nazionali e costituzionali sui quali si fonda da ben oltre un secolo e mezzo il nostro paese, siano vivi e capaci di rivelarsi ancora contemporanei per le giovani generazioni”

CAMPOBASSO – Si sono tenute quest’oggi a Campobasso come in tutta Italia, le cerimonie legate alla 162^ “Giornata dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. La ricorrenza che cade annualmente il 17 marzo, celebra la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 a Torino.

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha risposto con piacere all’invito del Capo Ufficio Affari Territoriali e Presidiari Molise, Ten. Col. Nicola Piscicelli, che per la celebrazione del 162° Anniversario della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”, ha organizzato, presso il Palazzo Ex GIL, in via Milano a Campobasso, un evento con protagonisti gli studenti del capoluogo di regione.

Prim’ancora, presso la Caserma “Gen. G. Pepe” in via V. Verdone a Campobasso, il sindaco Gravina e le altre autorità civili e militari hanno preso parte alla Cerimonia dell’Alzabandiera Solenne, alla presenza degli studenti dell’Liceo Artistico “Manzù’ ” e dell’Istituto Comprensivo Statale “L. Montini”.

“La data che oggi ricordiamo – ha detto Gravina nel suo saluto agli studenti – è l’espressione più grande di quanto i valori nazionali e costituzionali sui quali si fonda da ben oltre un secolo e mezzo il nostro paese, siano vivi, non trattabili e, soprattutto, di quanto siano capaci di rivelarsi ancora contemporanei per le giovani generazioni. Il 17 marzo del 1861 rappresenta, contemporaneamente, la data di inizio di un percorso sociale comune, e la prima realizzazione di una forma di governo nazionale nato dalla consapevolezza di essere un unico popolo capace di valorizzare le proprie tante differenze”.