ISERNIA – Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti, a seguito di una segnalazione giunta all’utenza 113 della Polizia di Stato di Isernia, nel Comune di Pesche in quanto il richiedente, un ex poliziotto in pensione, aveva segnalato che probabilmente si stava consumando una truffa ai danni di un’anziana, sua vicina di casa. La tempestiva segnalazione e il pronto intervento degli operatori ha consentito di fermare e identificare un giovane di 16 anni, residente nella Provincia di Napoli, che si è presentato a casa dell’anziana affermando di essere un corriere venuto a riscuotere il pagamento di un computer ordinato dal nipote della signora.
Ai poliziotti l’anziana ha, infatti, raccontato di esser stata contattata sul numero di casa da una persona che si è spacciata per suo nipote e che ha affermato di trovarsi all’ufficio postale in quanto il pc che aveva ordinato non era stato consegnato e giaceva in quell’ufficio. Per la consegna si doveva versare la somma di 3900 euro a un corriere che sarebbe giunto presso l’abitazione della signora. Il giovane truffatore, condotto negli uffici della Squadra Mobile, è stato denunciato per truffa aggravata e sostituzione di persona. Il complice, appena maggiorenne e anch’esso originario dalla Provincia di Napoli, che si era dato alla fuga a bordo di un’auto presa a noleggio, è stato successivamente identificato grazie ai numerosi indizi raccolti nell’immediatezza e, pertanto, deferito per i medesimi reati.
Le indagini proseguono al fine di poter addivenire all’identificazione di eventuali ulteriori complici dei due giovani denunciati. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale. “Non siete soli, chiamateci sempre”: è lo slogan della campagna nazionale della Polizia di Stato per la prevenzione del fenomeno delle truffe agli anziani. Fondamentale a tale scopo è che si consolidi il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni e, in particolare, le Forze dell’Ordine. L’attività di prevenzione posta in essere dalla Polizia di Stato, anche mediante l’adozione di provvedimenti di FVO nei confronti di pregiudicati provenienti da altre regioni, è finalizzata a combattere questo crimine ignobile, perché colpisce le persone più fragili.