Nicolangelo Ciamarra, partigiano molisano originario di Torella del Sannio, nel 1943, aveva solo 20 anni, arruolatosi pochi mesi prima nei Carabinieri non esitò un attimo a svestire quella divisa per unirsi ai partigiani dopo aver assistito all’impiccagione del giovane partigiano Alfredo Sforzini ad opera delle SS naziste. Catturato dai tedeschi fu dapprima tradotto in carcere a Torino e in seguito trasferito nel lager di Bolzano e poi internato nel campo di sterminio di Mauthausen, dove, nonostante le atrocità subite, riuscì miracolosamente a scampare alla morte. Il 5 maggio del ’45 fu salvato dagli americani.
Da sopravvissuto allo sterminio, Nicolangelo Ciamarra ha portato il suo messaggio di libertà e democrazia agli studenti delle scuole di Campobasso e dell’intera regione Molise fino agli ultimi giorni della sua vita, terminata il 5 dicembre 2011. Quel messaggio di libertà e democrazia che sera sarà ribadito all’incontro di domani dagli interventi del sindaco Paola Felice, dei ricercatori Antonio Salvatore e Fabrizio Nocera dell’Università degli Studi del Molise, del Presidente dell’ANPI Molise Lorenzo Tizzani e del nipote Daniele Celli.
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