Saranno presentati, attraverso un percorso didattico di assoluto rigore scientifico e arricchito da documenti storici, 19 pannelli di grandi dimensioni che evidenzieranno come l’Abruzzo e il Molise siano state le regioni prescelte dal regime fascista per attuare il suo sistema di internamento civile durante le contingenze belliche. La mostra darà particolare rilievo alla presenza di ebrei stranieri, di antifascisti, di rom e sinti, oltre alle numerose persone deportate dalla ex Jugoslavia, tra cui il pittore sloveno Ljubo Ravnikar che, con i suoi acquerelli, ha raffigurato scene di vita del campo di concentramento di Casoli in cui fu internato.
Inoltre, presso l’Aula Magna, si terrà una conferenza con una Lectio Magistralis della professoressa Marta Verginella dell’Università di Lubiana, dal titolo “Vendetta offesa: donne e uomini sloveni ricordano i campi fascisti italiani”. Il programma della conferenza prevede i saluti istituzionali del Rettore dell’Università degli Studi del Molise, del Sindaco di Campobasso e del Sindaco di Casoli (CH). Altresì si terranno gli interventi di Giovanni Cerchia sull’introduzione, di Costantino Di Sante sul sistema concentrazionario fascista, di Giuseppe Lorentini sui documenti e i monumenti del memoriale di Casoli e di Fabrizio Nocera sul Molise e la memoria dei suoi campi fascisti. La mostra rimarrà esposta presso dal 13 aprile al 30 novembre e sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20.
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