Dopo il centro storico, il gruppo di visitatori ha raggiunto il sito di Faifoli. Le prime fonti storiche sull’abbazia risalgono al 1134. Nel 1230 l’abbazia accolse per la prima volta Pietro Angelerio, futuro papa Celestino V, che tornò successivamente a Faifoli nel 1276 come abate, chiamato dall’ arcivescovo Capoferro per risolvere il contenzioso con Simone Santangelo, feudatario di Montagano. Un’iscrizione incisa sul capitello di sinistra fa risalire il portale al 1263. La chiesa conserva una statua lignea della Madonna, detta dell’Incoronata, con la Vergine seduta su un tronco d’albero al posto dell’usuale trono. Altra opera di rilievo è un quadro del 1705 della Vergine con il Bambino in braccio.
Presenti all’evento il sindaco di Montagano Giuseppe Tullo, il vicesindaco Francesca Primiani, il direttore della Pastorale del Turismo – Diocesi Campobasso Mario Ialenti, e in rappresentanza dell’ITRIA (Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili) gli architetti Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, e rappresentanti dei territori coinvolti dal progetto, compreso il direttivo dell’associazione San Giorgio martire Onlus. Un intermezzo interessante è stato fatto proprio dai due architetti, in merito al progetto nazionale Giubileo for all, di cui Romanicamente in Cammino è uno degli itinerari riconosciuti ed accreditati a livello nazionale. Accessibilità universale, turismo inclusivo e diritto alla bellezza, temi su cui si basa il Giubileo 2025, e che vedono coinvolti territori e cittadini. La giornata si è poi conclusa con la degustazione del prodotto De.Co il pomodoro di Montagano, una straordinaria varietà autoctona di pomodoro che stava andando lentamente scomparendo.
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