Acqua, Coldiretti: “Unità d’intenti tra Puglia e Molise per fare pressing”

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TERMOLI – Unità d’intenti tra Puglia e Molise per fare pressing affinché vengano finalmente realizzate le infrastrutture irrigue che garantiscano l’acqua ad uso potabile, in primis, e all’irrigazione dei campi, rispondendo alle esigenze delle aree interne del Molise che non risultano ancora servite. Il surplus di acqua trattenuta nella diga del Liscione potrebbe così essere ceduto, dietro compensazioni, alla vicina Puglia a beneficio in particolare del territorio foggiano, in forza di una solidarietà effettiva e non solo dichiarata.

E’ il risultato del tavolo di confronto, tenutosi nei giorni scorsi nella sede Coldiretti di Termoli, a cui hanno partecipato il presidente ed il direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni, il presidente di Coldiretti Molise, Claudio Papa, il vicepresidente ed il direttore regionali, Adamo Spagnoletti e Aniello Ascolese, oltre al presidente di Coldiretti Foggia, Mario de Matteo.

“Rispetto agli accordi sottoscritti tra Molise e Puglia a partire dal 1978, è necessario – afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – imprimere un’accelerata al progetto che prevede la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall’invaso del Liscione fino all’invaso di Occhito”. Un’opera che “è necessaria in realtà proprio per le aree più interne del Molise – incalza il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni – . prima ancora che per la Puglia. Il surplus di acqua invasato in diga e non utilizzato dal Molise, potrebbe poi essere prelevato, a titolo oneroso, dalla Puglia, andando così a determinare un abbattimento dei costi per gli stessi utenti molisani, quindi un doppio beneficio per il Molise e un aiuto per il potabile e l’irriguo nelle due regioni limitrofe”.

Coldiretti Molise, nell’esprimere preoccupazione riguardo la situazione delle imprese e della popolazione dell’Alto Tavoliere, dovuta alla carenza di acqua, ha sottolineato come a seguito dello sblocco dei finanziamenti, già concessi al Consorzio di Bonifica “Basso Molise”, frutto della azione dell’attuale Commissario dott. Talucci, si sta procedendo a realizzare le opere necessarie per mettere sotto irrigazione ulteriori territori agricoli di San Martino in Pensilis ed Ururi, comuni entrambi a ridosso del territorio pugliese. Quando tali lavori saranno completati si faciliterebbe la realizzazione del famoso “tubone” di cui tanto si parla, alleviando l’attuale stato di crisi idrica del foggiano.

L’agricoltura per essere competitiva sui mercati deve poter disporre di acqua in quantità e qualità adeguate – insiste Coldiretti Puglia – e vanno programmati interventi strutturali per scongiurare le crisi idriche e i gravi fenomeni siccitosi che si verificano ormai ogni anno. Intanto, con le piogge degli ultimi giorni prosegue l’accrescimento minimo di riserve idriche in Capitanata, quando nella prima decade di marzo, sulla Puglia non è praticamente caduta una goccia di pioggia e febbraio è stato particolarmente siccitoso anche sulla Murgia: notizie pessime per una regione, che già intravvede lo spettro di nuove, probabili emergenze idriche nei mesi a venire.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – conclude Coldiretti Puglia – considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire l’approvvigionamento idrico per la popolazione e per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.