CAMPOBASSO – ‘Acqua privata, disagio pubblico’: questo il testo striscioni affissi da CasaPound Italia a Campobasso e Larino per protestare contro la malagestione della rete idrica regionale, che ha portato a razionamenti idrici in numerosi comuni della Regione fino alle porte dell’inverno. “Riteniamo inaccettabile che questioni legate ad un contenzioso tra i due enti, Molise Acque e Grim, preposti alla gestione delle risorse idriche regionali, e a ritardi nella riparazione delle condutture e nella gestione dei serbatoi che debbano ricadere cittadini, privati di un bene pubblico essenziale, l’acqua, per cui pure pagano”.
“Tutto questo è il prodotto dell’applicazione di logiche aziendaliste, proprie di soggetti economici privati, ad un servizio pensato per essere pubblico, e quindi slegato da logiche di mercato e di profitto economico. Come prima cosa chiediamo quindi ai rappresentanti molisani in Parlamento di portare all’attenzione della politica nazionale lo stato disastroso in cui versa la rete idrica molisana, con percentuali di perdita che superano il 63% nel capoluogo di Regione. La crisi idrica regionale non è infatti solo il prodotto della siccità, ma anche di anni di mancati investimenti infrastrutturali, e il vero risanamento di cui questa Regione ha bisogno non è quello economico, ma quello infrastrutturale per garantire una qualità di vita decente ai suoi cittadini”.