“L’Autorità Giudiziaria – si legge in una nota della Procura di Isernia – ha disposto il sequestro preventivo dell’opificio per evitare che le conseguenze del reato potessero essere ulteriormente aggravate o protratte e che potessero essere commessi altri reati”.
Inoltre la Procura della Repubblica ha “nominato un custode giudiziario – prosegue la nota – per consentire all’azienda di continuare l’attività produttiva nel rispetto delle norme a tutela dell’ambiente. L’attività per la tutela dell’ambiente su tutto il territorio provinciale – conclude la nota – aveva già portato all’accertamento di altri reati in materia ambientale anche ad opera della stessa azienda a causa della dispersione non autorizzata nell’ambiente di reflui industriali contenenti tensioattivi, composti chimici di sintesi altamente inquinanti per le matrici naturali, soprattutto corpi idrici e suoli, ma alcuni giorni fa il reato è stato reiterato”.
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