Così afferma ed esorta Domenico Lanciano, uno dei primi intellettuali che ha cominciato a lottare contro lo spopolamento fin dal 1974 studiando la decrescita demografica del suo borgo natìo, Badolato (CZ), e poi lanciando nel 1986 l’allarme con la nota vicenda del “paese in vendita” imitata, in vari modi, da altri Comuni italiani ed esteri con risultati incoraggianti. Ma non basta, perché la Politica non adotta provvedimenti decisivi e, quindi, bisogna costituire un movimento di promemoria e di sprone permanente per tutti.
Intanto tale appello agli artisti è rivolto principalmente a coloro i quali stanno operando in Agnone, come i fratelli Pasquale e Fabio Verdone, Ettore Marinelli e altri; pure perché l’idea (comunicata pure agli Amministratori locali) è quella di fare di Agnone una “Capitale contro lo spopolamento” e, quindi, centro di documentazione storica, di eventi e di dibattito come aiuto e contributo a riequilibrare il territorio.
Ma l’appello è rivolto anche a tutti quelli che sono più sensibili a tale tema nonché agli studenti e ai docenti delle scuole d’arte di ogni ordine e grado. A tale proposito, Domenico Lanciano ha appena pubblicato un opuscolo di 64 pagine con la storia e il manifesto della “Spop-Art” ovvero l’arte contro lo spopolamento. Chi volesse mettersi in contatto con Domenico Lanciano questo è il suo indirizzo email: mimmolanciano@gmail.com sicuri di ricevere risposta e, in omaggio, l’opuscolo digitale sulla “Spop-Art”. E’ proprio il caso di dire “Artisti di tutto il mondo unitevi contro lo spopolamento!”.
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