AGNONE – Anche quest’anno, nel corso del periodo estivo, numerosi incendi, quasi sempre di origine dolosa, stanno affliggendo il territorio nazionale determinando danni incalcolabili al patrimonio ambientale, provocando la morte di centinaia di animali sia selvatici che da reddito, la distruzione di interi boschi nonché creando serio pericolo per l’incolumità di intere comunità.
E’ proprio per questo che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia ha predisposto l’intensificazione di una serie di servizi finalizzati a cogliere da un lato ogni fonte informativa al fine di prevenire l’insorgenza di simili fenomeni e, dall’altro, garantire un pronto intervento di natura repressiva volto ad individuare i responsabili di tali eventi delittuosi.
I frutti delle attività descritte non sono tardati ad arrivare. Infatti, nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Agnone hanno tratto in arresto un cinquantenne del posto con l’accusa di aver appiccato un incendio boschivo.
Nello specifico i militari, allertati da alcuni cittadini, si sono immediatamente portati nel luogo dell’incendio ipotizzandone la natura dolosa. Giunti sul posto hanno notato un uomo che, nel tentativo di sottrarsi ai controlli, ha provato inutilmente a nascondersi nel sottobosco.
Ad incastrare il 50enne anche le mani ancora annerite dalla fuliggine, l’odore di bruciato sui vestiti ed altre tracce di combustione. La successiva perquisizione ha confermato ulteriormente i sospetti, permettendo di rinvenire sulla sua persona diversi accendini.
L’incendio ha interessato un’area di oltre un ettaro, peraltro prossima ad alcune abitazioni, domato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Agnone.
Portato in Caserma per gli accertamenti di rito, è emerso che già alcuni anni prima l’uomo era finito sotto il mirino dei Carabinieri per lo stesso reato per cui si è proceduto al suo arresto in flagranza di reato.
Di quanto precede è stata data contestuale notizia alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, diretta dal Dr. Carlo Fucci e il P.M. di turno, Dr. Marco Gaeta, ha disposto che il soggetto fosse sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza che avrà luogo la prossima settimana.
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