“Illudersi di offrire gli stessi servizi che da sempre, con competenza ed attenzione, vengono garantiti alle persone e alle famiglie bisognose nei dodici comuni della ex Comunità Montana dell’Alto Molise passando in un ambito sociale più grande sarebbe un errore clamoroso, che penalizzerebbe definitivamente le nostre popolazioni. Spostare la governance di una materia così delicata e complessa espone, infatti, al rischio reale della progressiva scomparsa di un intero territorio a causa della privazione quotidiana di servizi essenziali a contrastare l’esclusione sociale. Per questo voglio augurarmi che nulla sia stato ancora deciso in maniera ufficiale e che, invece, prevalga il buon senso. Anche perché i sindaci, ancora una volta, sono all’oscuro di tutto”, aggiunge.
“Personalmente credo che non si possa pensare di fare cassa cancellando il più piccolo degli ambiti sociali della nostra Regione, quello che costa meno di tutti gli altri e che, oltretutto, funziona e riesce a garantire servizi fondamentali per le nostre popolazioni”, conclude il sindaco di Capracotta.
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