Agnone

Agnone potrebbe diventare vocazionale “Capitale italiana del Libro”

AGNONE – E’ risaputo che Agnone è stata da secoli e continua ad essere “città d’arte e di cultura”. In particolare, ha un ricco patrimonio bibliografico, suddiviso in alcune biblioteche sia pubbliche che private molto pregiate ed antiche. Prima di tutto, ci sono le “Biblioteche riunite comunale e Baldassarre Labanca” in que Palazzo San Francesco che ospita pure la “Mostra permanente del Libro Antico” la quale attrae parecchi ricercatori, visitatori e turisti. Poi c’è la Biblioteca Emidiana (di natura ecclesiastica) a ridosso dell’antica chiesa di Sant’Emidio in pieno centro storico.

Le biblioteche private sono numerose e davvero notevoli, come quella sulla non-violenza che fa capo al prof. Remo de Ciocchis tra le più importanti in Italia in tale settore del pacifismo, con epistolari essenziali per capire meglio i movimenti non-violenti italiani ed esteri del 20° secolo. E c’è anche un’altra biblioteca rara ed originale: quella di Domenico Lanciano, una delle più importanti in Europa dedicata allo spopolamento dei borghi.

Si pensi, ancora, alle biblioteche aziendali, come quella della più antica fonderia di campane del mondo o quelle dei caseifici sull’arte casearia e sulla transumanza. Considerevole è la biblioteca teatrale, curata dalla Compagnia Teatrale “Le 4C” del locale Cenacolo francescano “Camillo Carlomagno”. E che dire delle fototeche?… E c’è parecchio altro, come ad esempio il più antico, numeroso e importante fondo di pergamene che, messe insieme, formano il libro più fondamentale e suggestivo della Storia interregionale centro-meridionale.

L’Università delle Generazioni è perciò convinta che Agnone possa concorrere per diventare utile e splendida “Capitale italiana del Libro”… pure perché, la città altomolisana è stata la prima nel centro-sud Italia (subito dopo il Salone del Libro di Torino) a realizzare con grande successo la “Festa del Libro e della Comunicazione sociale” dal 16 al 30 dicembre 1989, riuscendo a vendere ben 35 milioni di lire di libri in quindici giorni. Tale Festa del libro è poi proseguita per altre 15 edizioni, persino con la partecipazione di editori e scrittori esteri.

Nel corso dei secoli, Agnone del Molise è stata centro culturale “vocazionale” ed altrettanto importante come la sua celebre industria e i suoi notevoli commerci. Sede di tipografie editrici e di giornali, Agnone vanta scrittori e studiosi di fama anche internazionale. Ricordiamo che dieci anni fa, nel maggio 2014, per tutte queste favorevoli caratteristiche, l’Associazione dei Giornalisti Esteri in Italia avrebbe voluto realizzare in Agnone una propria succursale pure per permettere agli oltre 500 giornalisti accreditati una rotazione di utili soggiorni di relax e di lavoro in questo ameno territorio ritenuto assai rigenerante intellettualmente e creativamente.

Un’occasione non ancora del tutto persa che si può riprendere molto fattivamente, pure per un’aggregazione multiculturale di giornalisti, scrittori ed intellettuali internazionali che potrebbe dare inizio ad una Biblioteca Estera e dei Viaggiatori.

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