Il 20 settembre alle ore 11, a Selva Piana – Città dell’Economia (vicino all’ex centro vaccinale), si svolgerà un incontro con familiari e caregiver per parlare delle difficoltà maggiori che si affrontano nell’assistere una persona affetta dal morbo di Alzheimer. Prenderanno la parola il dr. Paolo Bellantonio, neurologo, il presidente dell’Associazione Antonio D’Ambrosio, la sociologa Giulia Enrica D’Ambrosio e l’assistente sociale del centro diurno Chiara D’Angelo.
Sono passati ormai 4 anni dall’apertura della nuova sede del Caffè d’Enrichetta, oggi il centro è in piena attività dando supporto a numerose famiglie che si affidano all’amore di tutti gli operatori del centro e degli instancabili ragazzi del servizio civile.
Durante l’incontro si pianificherà insieme ai familiari un corso a loro dedicato, gratuito e online, da poter avviare in tempi brevi al fine di offrire un sostegno con buone prassi e consigli e lavorare in sinergia costante.
Si presenteranno, inoltre, i nuovi progetti AMMA, a partire dallo sportello per persone con il Parkinson che hanno bisogni diversi rispetto a chi è affetto da altra forma di demenza. Si presenterà anche il centro MuLiArt APS, uno spazio multidisciplinare che attraverso la musica e l’arte si vuole collocare come punto di riferimento per il mondo della cultura e del sociale.
Settembre è il mese mondiale dell’Alzheimer, e il 21 settembre è la giornata celebrativa istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI). L’AMMA, con la sua costante attività nel settore, si inserisce all’interno di un movimento internazionale che vuole creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia e ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer.
Gli ultimi dati scientifici, purtroppo, non sono consolanti, ogni anno c’è un incremento vertiginoso di casi e nuovi malati. Si prevede nel 2050 un numero pari a 135 milioni di persone. Per quanto la scienza si stia sforzando nel trovare una cura, ad oggi non c’è una terapia efficace. La prevenzione resta una strada reale per abbattere e contenere questi numeri.
Per dare un dato più vicino a noi, possiamo dire che il Molise ha un numero di casi più elevato rispetto alla media nazionale, considerando il numero di anziani nettamente superiore. Altro dato preoccupante è l’aumento sempre crescente dei casi e in fasce di età sempre più giovani.
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