E’ senza dubbio la duplice veste che ricopre il dottor Persico, quella di chirurgo pediatrico e cantante, a rendere lo spettacolo ancora più interessante e a fare di lui una persona che è sempre vicina ai malati, ai bambini e a chi soffre.
“Anche per questo”, sottolinea Persico, “canto De Andrè, perché nelle sue opere sono gli emarginati, i bisognosi, gli umili ad avere voce. Lo canto dal momento in cui mio fratello Mario mi regalò ‘La buona novella’, quell’album che parlava dell’uomo, dei suoi sentimenti, della pietà e dell’amore. Chiudo gli occhi e mi sembra di poter rivedere mio fratello mentre passeggiavamo e parlavamo di libertà”.
Dice ancora il medico dell’Ospedale Civile di Pescara: “Qualcuno dice che quando canto sembro proprio lui, Fabrizio De Andrè, ma a me questo non interessa, perché a me piace cantarlo e non imitarlo. C’è qualcosa che mi appartiene in quelle parole, in quella poesia”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy