Assemblea privata odierna delle imprese iscritte a Confindustria Molise

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vincenzo longobardi

CAMPOBASSO – Il Presidente Vincenzo Longobardi, nella sua relazione ha evidenziato che, al termine dell’emergenza pandemica, “immaginavamo un futuro caratterizzato solo dalla ripresa, dal rimbalzo dell’economica, dal miglioramento dei dati sull’occupazione e sugli investimenti e invece ci siamo ritrovati con una pericolosa e assurda guerra al confine dell’Europa.

In questo scenario geopolitico straordinario e nell’onda lunga della pandemia, stiamo cercando di difendere gli obiettivi che ci eravamo dati in vista della ripresa: riformare il Paese, cogliendo l’occasione unica e straordinaria del Pnrr e dei Fondi di coesione.

Nel 2021 l’industria è stata la protagonista assoluta del rimbalzo italiano: l’aumento di oltre il 13% dell’export lo si deve a noi.

Nel corso del 2021 anche l’attività economica in Molise è tornata a crescere. Stando all’ultimo rapporto della Banca d’Italia, pubblicato poche settimane fa, il Pil regionale è aumentato del 5,9%, grazie soprattutto alle esportazioni, trainate dal comparto automobilistico e dal recupero delle vendite estere dei prodotti chimici.

La ripresa, tuttavia, è stata frenata sul nascere dalla guerra in Ucraina, che ha causato crescenti difficoltà di approvvigionamento di materie prime e semilavorati e soprattutto un forte rincaro del costo dell’energia.

Il blocco delle forniture di gas imposto da Putin, infatti, ha fatto esplodere la bolletta energetica di famiglie e imprese, ridimensionando la ripresa dell’Italia, che oggi si attesta sulle previsioni fatte dal Centro Studi di Confindustria, vale a dire una crescita per il 2022 vicina al 2%.

Longobardi è poi entrato nel merito dei temi più attuali sui quali Confindustria Molise ha lavorato.

“Abbiamo condiviso con il Presidente Bonomi il Progetto Mare, incentrato sull’idea che il rilancio economico del Paese, e in modo particolare dell’economia meridionale, possa passare anche attraverso il Mediterraneo. Grazie alla collaborazione con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, abbiamo iniziato a lavorare alla creazione delle Zone economiche Speciali con l’obiettivo di far nascere aree industriali ben più attrattive e vaste di quelle nate all’interno dei confini regionali. Personalmente ho preso parte al percorso per la creazione della Zona economica Speciale adriatica, la ZES Molise-Puglia- Basilicata”.

Sempre con il Ministro Carfagna e con il supporto del Sottosegretario Vincenzo Amendola “abbiamo lavorato per evitare la decadenza a luglio della misura della decontribuzione per le assunzioni nelle regioni del Sud Italia”.

La Commissione europea, in deroga alla disciplina sugli aiuti di Stato,ha autorizzato la proroga della decontribuzione fino a tutto il 2022.

Per il settore dell’auto, Confindustria ha chiesto di ammorbidire la linea che privilegia la tecnologia dell’elettrico, ossia evitare lo stop alle immatricolazioni di auto a benzina, disel, o ibride al 2035.

“Il cambio di passo deciso verso la mobilità elettrica è già in atto, ha sottolineato Longobardi – come dimostra la “marcia a tappe forzate” per riconvertire la fabbrica di motori Stellantis a Termoli entro gennaio 2026. Tuttavia, ben venga la transizione energetica, purché basata su presupposti di reale sostenibilità sociale, economica e tecnologica. Apprezziamo il fatto che il Governo abbia accolto molte delle nostre posizioni: raggiungere la neutralità tecnologica e garantire la sopravvivenza industriale dei motori endotermici dopo il 2035, grazie allo sviluppo di combustibili carbon neutral, di nuova generazione e a basse emissioni”.

Per quanto attiene ai rapporti con il COSIB e i Nuclei Industriali, sul quale da anni Confindustria Molise richiama l’attenzione della politica regionale, non si riscontra nessun passo in avanti.

“Nonostante la buona volontà dei Presidenti al vertice di queste strutture, la situazione resta critica: si limitano ad erogare e gestire i servizi alle imprese insediate, ma sono del tutto indifferenti a politiche di attrazione di nuovi investimenti. Ne deduco, purtroppo, che in Molise non si capisce l’importanza vitale di impegnarsi in politiche industriali attrattive, ritenendo che privilegiare altri settori, come il turismo dei borghi, porti ad una reale crescita dell’occupazione e della ricchezza prodotta”.

Il Presidente ha concluso la sua relazione ringraziando le imprese molisane che continuano ad aderire al sistema di Confindustria, ritenendo “un grande privilegio condividere le nostre istanze con quelle dei capitani d’impresa che hanno fatto la storia dell’Italia. Le imprese italiane, e in modo particolare le pmi, restano un tassello fondamentale del nostro sistema: in ogni settore, dalla manifattura al turismo, dalla tecnologia all’agroalimentare sono tutte imprese che faticano, ma non arretrano. Uniti si va avanti meglio e con una visione più ampia del futuro!”.