La fattura dell’acqua della GRIM, evidenzia Baroni, “presenta alcune problematiche, a partire proprio dall’indicazione fornita in fattura relativa alle fasce di consumo. A pagina 3 della loro fattura, messa in bella evidenza, spicca una tabella nella quale sono indicate le fasce dei consumi e i relativi costi al metro cubo. La GRIM sostiene che questa indicazione debba intendersi come valori annuali e, quindi, dato che loro fatturano semestralmente, debbono essere divisi per due. Ma, allora, perché se la GRIM applica questa sorta di “tariffario” rapportandolo al semestre, in fattura, documento ufficiale, è riportato annualmente?”.
Inoltre, dato che gli utenti “si sono trovati imposti la GRIM come gestore” perché “è l’unico gestore che non si può cambiare”, vorrebbero sapere “chi ha stabilito una fatturazione semestrale. La questione non è affatto di secondaria importanza e, per comprenderne le ragioni, facciamo un semplice esempio. Ipotizziamo un modestissimo consumo di 72 mc di acqua per una utenza domestica”, scrive Baroni. “Per questa fattura la differenza dei costi dettata dal “giochino” semestrale è negativa per l’utente è pari a euro 5,38 sulla base di un consumo di soli 72 mc di acqua. È facile comprendere quale possa essere la maggior incidenza su consumi maggiori e per un elevato numero di utenti. Ovvero, se si calcola una semplice differenza media tra fatturazione annuale e semestrale pari a euro 10 e la si moltiplica per il numero di utenti, la cifra che ne scaturisce è davvero elevata. E questo solo per le utenze domestiche”.
E’ stato inoltrato tramite posta elettronica al Presidente della Regione Molise Francesco Roberti, agli assessori regionali Andrea Dilucente, Gianluca Cefaratti, Michele Iorio, Michele Marone, Salvatore Micone, al presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia e al presidente della provincia di Campobasso Giuseppe Puchetti, quanto segue: “Perché alla pagina 3 della fattura relativo al consumo idrico emessa dalla GRIM vi è una tabella indicante le fasce di consumo idrico e i relativi costi che la GRIM sostiene siano annuali e che, lei, fatturando semestralmente, vengono ad essere divisi per due? Perché la fatturazione avviene semestralmente con un forte impatto negativo sui costi per il cittadino? Si precisa che questo aspetto, non verte solamente la questione relativa all’invio della fatture per il secondo semestre 2022 avvenuto in questi giorni, ma proprio l’intero sistema di fatturazione GRIM. Si domanda quanto sopra, dato che la GRIM non fornisce adeguate risposte, se non ribadenti il fatto che i dati della tabella debbano “intendersi” annuali e non semestrali. Quanto sopra viene ad essere esposto proprio a tutela del cittadino, il quale, oltre a non avere una chiara visione dei costi relativi ai consumi, subisce una ripartizione semestrale con aumenti che su base annua sarebbero ben diversi”.
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