Nel 2002/2003 inizia la sua esperienza nelle Forze Armate, con cui disputa campionati a livello nazionale ed internazionale, vestendo anche la maglia della nazionale militare e riuscendo a battere per la prima volta in dodici anni gli inarrivabili USA.
Dopo due anni di servizio, nel 2004 passa in B1 a Imola ed assapora il parquet della massima serie a Jesi, dove non gioca molto ma matura come giocatore professionista. Dopo un fermo ai box per operazione al tendine rotuleo, inizia il lento recupero a Cento, per poi proseguire con le esperienze di Ozzano, Firenze e Forlì, fino alle stagione in A2 con Latina.
Nel 2010 lascia l’Italia per un’esperienza oltreoceano che sarà fondamentale per il percorso sportivo dell’atleta: milita per un anno nelle Minor Leagues statunitensi, partecipa a tornei prestigiosi come Rucker Park e Dycman, affrontando star del calibro di Ron Artest e Kevin Durant, si allena con i New York Knicks e Danilo Gallinari, toccando con mano il “tempio del basket”.
“La prima cosa che è apparsa chiara a noi tecnici è stata la sua energia, è un gran lavoratore ed ha tanta dedizione che ha dimostrato sia sul campo di basket che in sala pesi con i nostri preparatori. Ha dimostrato grandi doti atletiche, unite a quelle tecniche, specialmente a campo aperto e spalle a canestro. E’ una gran persona e gli auguro veramente il meglio per la sua carriera”.
Nel 2012 il rientro in Italia con l’ingaggio della Fortitudo Bologna, esperienza per certi versi amara a causa del fallimento della società, e l’anno successivo, a trent’anni, il ritorno nella città natale dove diventa il più giovane atleta italiano ad essere sia proprietario che giocatore di una squadra di pallacanestro. La scorsa stagione ha messo la sue esperienza al servizio della Virtus Cassino, nello stesso girone della Dynamic, e ora, praticamente a metà stagione, è arrivata la firma con Venafro.
Mauro, cosa ti ha spinto ad accettare l’ingaggio con la Dynamic?
“Era da tempo che Venafro e il Coach Arturo Mascio mi cercavano essendo a conoscenza della mia stima per la città e per l’amicizia che ho con Mario Tamburrini Jr. Purtroppo gli impegni familiari e lavorativi non mi avevano mai permesso di accettare. Ora, dato che da Gennaio prevedo di rimanere piu’ stabilmente a Cassino, ho deciso di accettare la loro proposta. In più, come ulteriore motivazione, ho trovato una classifica che onestamente non rispecchia il valore della squadra, quindi una sfida diversa per me da affrontare che mi da molta carica”.
Primo impatto con la realtà venafrana?
“Durante questi mesi lontano dai campi di basket ho rifiutato molte offerte perché personalmente non mi motivavano, a Venafro invece già dai primi allenamenti ho provato delle belle sensazioni in campo e con i compagni e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo in campionato.
Lo 0-13 con cui abbiamo liquidato la prima parte della stagione ha spinto la società a fare delle scelte determinanti per il futuro della squadra. Oltre all’arrivo del play Marco Rossi, l’ingaggio di Mauro Liburdi va nella direzione di dare una svolta ad un campionato che finora ci ha regalato solo insuccessi e nessuna gioia. Ci stiamo gettando alle spalle uno degli anni più bui per questa società, ma il 2017 è alle porte e nella testa di tutti, dall’ultimo arrivato fino al magazziniere, c’è tanta voglia di rialzarsi. Barcolleremo e faremo fatica a rialzarci, ma ci rimetteremo in piedi. Buon anno e buone feste a tutti”.
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