LARINO – Si intensifica l’azione di controllo del territorio operata dalla Compagnia di Larino su tutto il Basso Molise. I militari frentani hanno infatti effettuato numerosi controlli su tutta l’area del cosiddetto “cratere” fin su la SS 647, ovvero la “Bifernina”. Centinaia i soggetti identificati e numerose anche le contravvenzioni al Codice della Strada verbalizzate dagli equipaggi dell’Arma, finalizzate ad una maggiore sicurezza sulle arterie molisane.
Tra le infrazioni elevate anche un sequestro di autovettura priva di copertura assicurativa dal 2016. I controlli, intensi, effettuati sia sulle arterie principali che su quelle secondarie, hanno permesso di denunciare ed identificare anche quattro soggetti, già noti alle forze dell’ordine. I militari infatti, durante il pattugliamento, hanno notato la presenza di un’autovettura che si aggirava con fare sospetto negli agri molisani; l’andamento lento della vettura nel pieno della notte ha insospettito i Carabinieri.
Perquisisti e controllati, i quattro al momento del controllo, non hanno saputo fornire alcuna valida giustificazione sulla loro presenza tra le campagne ed, anzi, sono risultati in possesso di armi da taglio e oggetti utili allo scasso.
Provenienti dalla limitrofa area foggiana, immediatamente è scattata una denuncia penale nei loro confronti nonché la notifica dell’avvio del procedimento di foglio di via obbligatorio, ovvero un provvedimento teso a vietare il loro ritorno in Molise. A carico dei quattro, infatti, gravavano già numerosi precedenti penali, molti dei quali per furto e reati contro la persona che non hanno fatto altro che aggravare ancor di più la loro posizione al momento del controllo.
Numerosi anche i controlli alle attività commerciali. I militari della Compagnia di Larino sono infatti intervenuti anche presso un negozio di casalinghi dove una donna era stata sorpresa ad asportare alcuni prodotti dagli scaffali.
Anche per lei è scattata una denuncia penale alla competente Autorità Giudiziaria, con l’ipotesi di reato di furto con destrezza. Il bilancio finale è stato, inoltre, caratterizzato anche da controlli effettuati nei confronti di soggetti sottoposti a misure restrittive domiciliari, nonché all’interno di casolari abbandonati, spesso luogo di rifugio da parte di ricercati e quasi tremila euro di contravvenzioni al Codice della Strada elevate ad automobilisti indisciplinati.