CAMPOBASSO – Consorzi di Bonifica, zootecnia, fonti rinnovabili di energia ma anche emergenza cinghiali e fino al ruolo dei Super CAA e ai Distretti del cibo: questi gli argomenti salienti presentati da Coldiretti Molise in occasione della presentazione in I Commissione consiliare permanente della manovra di Bilancio, tenutasi presso la sede del Consiglio Regionale.
Nello spirito propositivo che da sempre la contraddistingue, Coldiretti Molise ha sintetizzato, in una missiva indirizzata al Presidente ed ai componenti della I Commissione, una serie di osservazioni al fine di contribuire ad una programmazione il più possibile rispondente ai reali bisogni del settore primario e dell’intera comunità molisana.
L’analisi dell’Organizzazione parte all’assunto che il settore agricolo è fortemente interessato all’azione amministrativa e legislativa regionale dal momento che, negli ultimi anni, si sta dimostrando determinante in termini di ripresa complessiva, non solo del settore agricolo, che nel Molise conta circa diecimila imprese, ma dell’intera economia regionale. Per questo, “pur nella considerazione delle criticità emerse nel quadro finanziario – scrivono Claudio Papa e Aniello Ascolese, rispettivamente Presidente e Direttore della Coldiretti Molise – riteniamo che esistano priorità alle quali l’Amministrazione regionale debba poter dare risposte non solo nell’interesse degli operatori della categoria, ma anche nell’ambito di uno sviluppo programmato ed equilibrato dell’intera regione”.
Per agevolare la ripresa del settore, occorre, secondo Coldiretti Molise “valorizzare le attività agricole, soprattutto nelle aree interne, anche mediante l’approvazione di uno specifico Piano zootecnico regionale visto il forte momento di crisi, aggravato dalle emergenze sanitarie, che la zootecnia sta attraversando”.
Grande importanza riveste, inoltre, la questione delle fonti rinnovabili di energia che necessitano di una “attenta regolamentazione circa la localizzazione di impianti eolici e fotovoltaici, nel rispetto di un equilibrato consumo del suolo, preservando i terreni a chiara vocazione agricola, ove insistono anche produzioni di eccellenza, nonché conciliando le esigenze della protezione dell’ambiente con le prospettive di sviluppo del settore agricolo”. Per questo Coldiretti sollecita l’urgente adozione dei provvedimenti di competenza regionale per l’individuazione dei siti idonei e non idonei per l’installazione di impianti di energia alternativa.
Fondamentale è poi, secondo Coldiretti Molise, il rilancio delle funzioni dei Consorzi di bonifica al fine di “risolvere definitivamente i problemi finanziari di tali enti e consentire loro di proteggere ed ottimizzare l’utilizzazione del territorio, soprattutto alla luce delle gravi conseguenze causate dai cambiamenti climatici in atto”.
Desta, peraltro, notevole perplessità la disposizione contenuta nell’art. 11, comma 2 della proposta di legge di stabilità regionale 2025, con la quale – oltre alla abrogazione dei commi 4,6,7, 7-bis, 7-ter, 7-quater e 7-quinquies – si inserisce sostanzialmente una sorta di “silenzio rigetto” della Giunta Regionale, allorché sia trascorso il termine previsto per l’approvazione da parte della Giunta, degli atti fondamentali dei Consorzi di Bonifica: ciò di fatto comporterebbe la impossibilità da parte dell’Ente consortile di poter operare, fino a quando non intervenga sui singoli atti, in primis il Bilancio, l’approvazione regionale.
Non poteva poi mancare l’annoso, e fin qui irrisolto, problema dell’aumento incontrollato della fauna selvatica, in special modo cinghiali, per risolvere il quale l’Organizzazione chiede “l’attuazione di urgenti ed idonei provvedimenti atti a ridurne drasticamente il numero (se ne contano oltre 40mila esemplari in regione)”; ciò in ottemperanza sia di quanto previsto dal Piano nazionale per scongiurare la diffusione della Peste suina africana (PSA), sia di quanto previsto dal Piano straordinario quinquennale (di cui all’articolo 19-ter della legge n. 157 del 1992), la cui attuazione è stata demandata dallo Stato alle singole Regioni”.
Coldiretti suggerisce inoltre il rafforzamento, in virtù del principio di sussidiarietà, del ruolo e delle funzioni dei cosiddetti “Super CAA”, considerata la preoccupante carenza numerica del personale regionale che opera nel settore, ed un sostegno finanziario ai Distretti del Cibo “che – ricordano Papa e Ascolese – ci hanno visto impegnati, unitamente alle altre Organizzazioni Agricole, nella costituzione del ‘Distretto dell’olio evo molisano’, del ‘Distretto produttivo agroalimentare di qualità del vino molisano’ e del Distretto del Cibo ‘Sviluppo e Vita’”.
Un’attenzione particolare merita, infine, la pesca; un settore strategico per l’economia della regione nonché per la tenuta di centinaia di famiglie che vivono di questa attività. Non va dimenticato che la pesca, negli ultimi anni, si è trovata ad affrontare grandi difficoltà generate da una serie di problematiche a cominciare dall’aumento sconsiderato del costo del gasolio.
Tuttavia, evidenzia Coldiretti, rilevanti prospettive economiche per il settore potrebbero aprirsi con l’introduzione di nuove misure a favore del pescaturismo e dell’ittiturismo; interventi che altre Amministrazioni regionali hanno da tempo messo a disposizione degli operatori del settore. “In concreto – concludono Papa e Ascolese – si tratta di mettere in campo una normativa regionale che dia ai pescatori la possibilità di coniugare l’esercizio dell’attività principale con l’ospitalità turistica, sia a bordo dei pescherecci sia nell’ambito delle strutture di propria pertinenza”.
Per questo Coldiretti Molise ha già elaborato, con le proprie strutture tecniche centrali e regionali, uno schema di proposta di legge regionale che può essere immediatamente sottoposta alla valutazione dei titolari dell’iniziativa legislativa in Consiglio regionale nell’interesse del settore.