Il Trofeo ‘Cristiano Paparella’, tra le altre cose, ha segnato un record per le bocce molisane: per la prima volta, infatti, sono state superate le 150 iscrizioni e alla kermesse nazionale organizzata dall’AVIS Campobasso saranno 236 gli atleti in gara, che dalle ore 9 di domenica 28 gennaio 2024 saranno sulle corsie di gioco di tutti i bocciodromi molisani, in alcuni della provincia di Benevento (DLF Benevento, Ferrini Benevento, Città di Benevento, Apice e San Rocco Pontelandolfo) e negli impianti del Bocciodromo Comunale San Salvo e del Città del Vasto. 30 i gironi eliminatori distribuiti, dunque, su un territorio vasto. I primi sedici atleti, invece, si ritroveranno a partire dalle ore 14 in poi al Bocciodromo Comunale di via Insorti d’Ungheria a Campobasso per la disputa degli ottavi di finale, dei quarti di finale, delle semifinali e della finalissima, che assegnerà il 1° Trofeo Cristiano Paparella.
“Ringrazio la società organizzatrice, l’Avis Campobasso, sempre molto attiva, e Fernando Paparella per l’organizzazione di questa gara particolarmente attesa per i suoi risvolti anche extrasportivi – dice il presidente della FIB Molise, Giuseppe Formato – Domenica 28, infatti, ricorderemo il nostro amico Cristiano, un giovane col quale abbiamo formato la generazione dei ragazzi degli anni ’80, che sin da bambini, grazie alla passione per lo sport delle bocce, dei nostri padri, ha iniziato a frequentare i bocciodromi e, dunque, a giocare e gareggiare. Non era mai successo di avere una gara in Molise con 236 individualisti al via. Sono contento perché questo vuol dire che, grazie all’attività che stiamo portando avanti, la nostra regione si sta facendo conoscere, ritagliandosi uno spazio importante nel movimento boccistico nazionale, ma soprattutto sono particolarmente soddisfatto, in quanto non potevamo che augurarci di meglio per ricordare e onorare la memoria dell’amico Cristiano. Ha lasciato un vuoto incolmabile, col suo sorriso sempre stampato sulle labbra, in tutti coloro che hanno incrociato il suo percorso di vita. Un sentito grazie al papà Fernando, che da mesi sta organizzando questa gara con l’entusiasmo che, chi gioca a bocce dagli anni ’80, era abituato a vedere in lui in ognuna delle tante manifestazioni che ha organizzato tra gli anni ’80 e ’90”.
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