BOJANO – Il Comando Compagnia Carabinieri di Bojano, senza soluzione di continuità attua quotidianamente numerosi servizi preventivi sul territorio di competenza al fine di prevenire la commissione di reati e reprimere quelli posti in essere. Il territorio più effervescente si conferma il capoluogo matesino, ove proprio nell’ambito di tali servizi, nel primo pomeriggio di mercoledì, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, ha proceduto al controllo di un gruppetto di giovani, i quali da subito hanno mostrato insofferenza.
I giovani, atteso il nervosismo palesato, venivano sottoposti a perquisizione personale, nel corso della quale un 21enne di Baranello veniva trovato in possesso di un tirapugni, ritenuto di medio-alta offensività, del quale non forniva alcuna giustificazione in relazione al porto. Lo stesso giovane, tentava di occultare un involucro in cellophane che conteneva sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, di piccola quantità. Oltre alla segnalazione all’Autorità Prefettizia ex art. 75 D.P.R. 309/90, scattava anche la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Nel medesimo pomeriggio, sempre in Bojano, altri giovani venivano controllati in una strada del centro cittadino ed a seguito di perquisizione, un 21enne egiziano residente in provincia di Isernia, veniva trovato in possesso di un esiguo quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e segnalato a quell’Autorità Prefettizia.
Analoga attività era stata eseguita nel corso del fine settimana a carico di due giovanissimi Bojanesi, trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente del tipo eroina-crack, verosimilmente acquistata nel centro matesino e in procinto di consumarla, del tutto insensibili alle conseguenze che tale ingestione provoca sul corpo umano.
Come più volte ribadito dal Comando di Via Croce, l’attenzione sull’uso di sostanze stupefacenti tra giovani e giovanissimi rimane sempre alta.
Nel pomeriggio di giovedì, invece, i Carabinieri della Stazione di Trivento eseguivano un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso a carico di un 81enne residente a Salcito, il quale a seguito di condanna passata in giudicato per il reato di violazione di sigilli, commesso nel 2009, sconterà la pena di mesi 6 in regime di detenzione domiciliare nell’abitazione di residenza.