CAMPOBASSO – Il Campobasso FC, protagonista indiscusso della scorsa stagione, è stato celebrato con un premio speciale conferito dal Coni e dalla Regione Molise, durante la festa regionale dello Sport “La conquista e la sfida: lo sport illumina il Molise” che si è tenuta giovedì, 28 novembre, a Campobasso. Una cornice d’eccezione per un riconoscimento che va oltre i confini del campo, consacrando una società che ha saputo regalare emozioni a un’intera regione.
Ogni poltrona del teatro era occupata, ogni sguardo rivolto al palco, dove hanno sfilato tutti i volti dello sport. Ospite d’onore Giovanni Malagò, presidente del Coni, e le icone olimpiche Valentina Vezzali e Andrea Minguzzi. A fare gli onori di casa, Vincenzo D’Angelo, presidente regionale del Coni e il presidente del consiglio regionale Quintino Pallante. Insieme a loro, presenti in platea, tutte la autorità del Molise.
Le parole incise sul premio speciale consegnato al Campobasso Fc parlano di sacrificio, impegno e sogni realizzati: “Per la straordinaria promozione in Serie C e la conquista dello scudetto di Serie D, frutto di un percorso indimenticabile. Un trionfo che segna l’inizio di una nuova era”.
A ritirare il prestigioso riconoscimento il direttore generale Mario Colalillo, il direttore sportivo Sergio Filipponi e il capitano Antonio Di Nardo.
Il capitano rossoblù ha voluto rendere omaggio a chi ha condiviso con lui un’annata straordinaria: “Questo premio lo condivido con i compagni della scorsa stagione. È stato un anno bellissimo, coronato dalla vittoria del campionato e della poule scudetto. Ricevere un riconoscimento del genere ti dà una spinta incredibile a continuare a lavorare sodo per nuovi traguardi. Un plauso alla società, che da tre anni non lascia nulla al caso e fa sentire costantemente la propria vicinanza a noi e ai tifosi: questo è davvero fondamentale”.
Un altro omaggio, quindi, al presidente Matt Rizzetta, al vicepresidente Nicola Cirrincione e al comproprietario Mark Consuelos e a tutto l’ambizioso gruppo societario. Un riconoscimento conquistato per una società temeraria, disposta a guardare al futuro con la determinazione di chi vuole costruire qualcosa di grande, non solo per il Campobasso, ma per l’intero Molise.
E il Teatro Savoia, per una sera, si è trasformato in un tempio dove sacrifici e vittorie hanno trovato la loro consacrazione. Ogni applauso ha raccontato storie di fatica e passione, di sogni trasformati in realtà.
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