“Sarà l’occasione – ha commentato il vescovo Giancarlo Bregantini – per dire grazie a tutti i volontari e ai diversi cappellani che si sono adoperati con zelo e passione. Un segno, ma anche una testimonianza di speranza dentro il silenzioso cammino di reinserimento, la costante di vicinanza alla realtà sociale delle carceri come sfida del reinserimento sociale. Questo è il reinserimento, il cammino che tutti dobbiamo fare, in continuità con l’esortazione che Papa Francesco ha lasciato in eredità durante l’incontro con detenuti e personale della Casa circondariale di Isernia”.
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