Campobasso, report qualità dell’acqua Campobasso: set-dic 2024

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logo grimCAMPOBASSO – Il Gestore Grim Scarl, con la presente, risponde ai legittimi interrogativi posti dalla cittadinanza sulla qualità dell’acqua distribuita.

QUALITÀ DELL’ACQUA

1. AVVISO PREVENTIVO

Il gestore Grim Scarl, avendo l’ASR Molise Acque comunicato la drastica riduzione delle forniture idriche, che determinava necessariamente la chiusura, quanto meno nelle ore notturne, dei serbatoi principali della Città di Campobasso, aveva già rappresentato ai tavoli tecnici convocati dalla Regione Molise, con la partecipazione dei rappresentanti di Molise Acque, del Comune di Campobasso , delle strutture regionali, dell’EGAM e della stessa GRIM, i possibili effetti negativi che si sarebbero potuti determinare sulla qualità dell’acqua distribuita dall’acquedotto comunale a causa delle chiusure notturne dei serbatoi.

2. SEGNALAZIONI

Durante l’ultimo quadrimestre del 2024, dal 09 settembre al 23 dicembre, sono stati chiusi, nelle ore notturne, i serbatoi delle principali reti della Città per i motivi suindicati. Durante tale periodo, alcuni utenti serviti dai serbatoi di Cese Basso e di Monforte hanno segnalato alterazioni temporanee delle caratteristiche organolettiche dell’acqua (colore, odore e sapore) lamentando:

– “Acqua marrone che sa di ruggine”;
– “Acqua bianca”

Inoltre, dalla fine di novembre 2024, altri utenti che risiedono nelle Vie Cardarelli, Petitti, Orefici, Larino, servite dalla rete Monforte, e piazza Pepe, c.so Bucci, piazza D’Ovidio, Villa Flora, via Marconi, servite dalla rete Cese Basso, hanno segnalato: – “Acqua con odore”

3. CAUSE

– “Acqua marrone che sa di ruggine”

Il fenomeno è stato causato dagli ossidi di ferro rimossi dalle pareti interne delle vecchie tubazioni degli impianti interni, durante le fasi di turbolenza di aria ed acqua indotta dalle chiusure/aperture.

– “Acqua bianca”
Il fenomeno è causato dall’aria entrata dopo la chiusura e discioltasi nell’acqua dopo la riapertura.

In entrambi i casi sopra descritti non è compromessa la potabilità dell’acqua e non vi è rilevanza sanitaria.

– “Acqua con odore”

Il fenomeno è causato da sostanze odorigene apportate da liquidi estranei alla rete. Dopo la chiusura dell’alimentazione di una qualunque rete idrica, la pressione diventa nulla a causa dello svuotamento delle condotte, per mancato o insufficiente rientro d’aria.

In queste situazioni si verificano naturalmente risucchi di “liquidi estranei alla rete” ossia di:

(a) acque che ristagnano negli impianti di immobili pubblici o privati: di adduzione, di acqua sanitaria, di riscaldamento; questo fenomeno di risucchio accade sempre se gli impianti non hanno valvole di ritegno efficienti ed efficaci;
(b) acque che ristagnano in prossimità di rotture delle condotte, nel sottosuolo delle strade o degli immobili privati e pubblici.

Tali acque estranee possono causare l’alterazione della qualità della risorsa idrica.

4. CONTROLLI ESTERNI

L’ASReM, autorità sanitaria competente e preposta ai controlli sanitari esterni, ha agito secondo il principio di precauzione relativamente alle ultime segnalazioni (“acqua con odore”), non specificando tuttavia la pericolosità e tantomeno i rischi per la salute delle persone connessi all’uso dell’acqua, perché oggettivamente difficili da quantificare, stante anche la bassa intensità dell’odore e la bassa concentrazione delle sostanze odorigene che sono state rilevate nei campioni analizzati dall’ARPAM.

Le analisi di laboratorio hanno rivelato “odore non accettabile”, riconducibile presumibilmente alla presenza di sostanze volatili tipiche di lubrificanti, ed in altri casi riconducibile alla presenza di tracce di idrocarburi leggeri, sui campioni prelevati in via Petitti, piazza Pepe, via Marconi e Villa Flora.

5. CONTROLLI INTERNI

Il gestore ha provveduto ad eseguire tutti i controlli interni ritenuti necessari, in termini di prelievi ed analisi per verificare la qualità dell’acqua nelle perimetrazioni territoriali generate dalle segnalazioni degli utenti.

La GRIM, con i propri controlli interni, ha escluso subito la contaminazione dell’acqua alle fonti (sorgenti comunali) ed ha comunicato ai soggetti istituzionali coinvolti (Asrem, Sindaco, Egam) che la non conformità “acqua con odore” è la conseguenza delle chiusure, cioè dell’erogazione discontinua, ed in particolare ha comunicato sia le probabili cause delle alterazioni che le proprie azioni quotidiane di controllo e diagnostica. Gli utenti che hanno segnalato le alterazioni hanno riferito, ai tecnici impegnati nelle attività diagnostiche, che il problema “acqua con odore” era discontinuo, non presente tutti i giorni e percepito specialmente al mattino.

L’apporto di acqua estranea da impianti interni agli immobili durante le ore di chiusura della rete (di cui al punto (a) delle cause) è impossibile da localizzare, per ovvii motivi.

Il Gestore ha controllato gli allacci di alcuni edifici che non sono utilizzati da tempo ed ha intensificato la ricerca delle rotture occulte, con indagini acustiche ed anche con prove idrauliche, nelle zone ove è stata segnalata “acqua con odore” (vie: Cardarelli, Petitti, Orefici, Larino, servite dalla rete Monforte; piazza G. Pepe, c.so F. Bucci, piazza F. D’Ovidio, Villa Flora, via G. Marconi, servite dalla rete Cese Basso). Le uniche due rotture rilevate (in c.so F. Bucci e via Larino) sono state prontamente riparate ed è stato constatato che non c’era acqua ristagnante nel sottosuolo di posa delle condotte

6. ORDINANZA

Il Sindaco, autorità sanitaria locale competente, su indicazione ASReM, ha ordinato precauzionalmente divieti e limitazioni all’uso dell’acqua a tutela della salute pubblica in una perimetrazione territoriale suggerita dalla GRIM Scarl.

7. REVOCA ORDINANZA

Tutte le alterazioni della qualità dell’acqua sono scomparse nei giorni antecedenti il Natale e nei primi giorni del 2025 e con esse le segnalazioni degli utenti, ossia da quando non sono state praticate più le chiusure dei serbatoi. I fenomeni sono scomparsi perché dal 23 dicembre la pressione relativa nelle condotte è sempre positiva e il suo valore elevato non consente l’ingresso di acque estranee e di aria. I divieti e le limitazioni all’uso ordinati dalla Sindaco sono stati revocati dopo che l’ASReM ha accertato, attraverso le analisi di laboratorio dell’ARPAM, la conformità dei parametri dell’acqua, tra cui l’odore.

8. CONCLUSIONI

Il Gestore, in tema di qualità dell’acqua, ha da tempo superato l’approccio retrospettivo basato unicamente sulla sorveglianza ed applica invece il principio di prevenzione (valutazioni dei rischi, controlli ispettivi, misure per mitigare i rischi individuati, buone pratiche idrotecniche, ecc..) ai sensi del D.lgs. 18/2023 -Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16/12/2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.