Campobasso

Campobasso, Santa Pasqua: gli auguri del sindaco Battista

CAMPOBASSO – In occasione della festa di Pasqua il sindaco di Campobasso, Antonio Battista ha rivolto i suoi auguri:

“Per la Santa Pasqua giungano a tutti voi, a nome mio e delle amministrazioni del Comune e della Provincia di Campobasso che rappresento, i migliori auguri affinché la Resurrezione di Cristo ci aiuti a sentirci più uomini in mezzo agli uomini. A guardare con meno distacco gli orrori che ci circondano e gli errori che commettiamo e che potrebbero procurare dolore a noi e all’intera collettività.

Un maggiore coinvolgimento dunque, che si traduce in un senso di vicinanza e di appartenenza che unisce, che permette di costruire quei ponti di solidarietà e di fratellanza indispensabili per gettare le basi di una nuova cultura, di una nuova comunità dove il rispetto del prossimo diventi una priorità e dove l’altruismo non sia un valore da sfoderare solo occasionalmente.

Dobbiamo imparare a lasciarci rinnovare dalla speranza di veder migliorare la nostra vita, dalla necessità di non chiuderci in noi stessi aprendoci al prossimo. Che sia una Pasqua di riflessione, di dialogo con noi stessi e con gli altri, che sia un momento per fermarsi e ragionare sulle scelte fatte e su quelle ancora da fare. Decisioni da prendere sempre con oculatezza, ma con determinazione, con senso civico e con lo spirito che serve a trovare sempre la strada giusta da percorrere senza paura perché solo così si riesce a non perdere di vista il bene comune che è quello a cui ogni amministratore dovrebbe sempre mirare. Perché il bene pubblico ci appartiene, perché il bene pubblico siamo noi e siamo noi che possiamo contribuire a comporlo con le intenzioni e le azioni quotidiane.

Con il rispetto delle leggi, con il senso civico, con quei princìpi che abbiamo preso in eredità dai nostri genitori e che dobbiamo salvaguardare per trasmetterli alle nuove generazioni. È a loro che devono essere rivolti tutti gli sforzi, è per loro, per i figli di questa bella ed accogliente terra, che dobbiamo cercare di fare del nostro meglio anche quando abbiamo già fatto il nostro dovere.

Il mio è un augurio semplice, legato ad un giorno di festa da vivere all’insegna della comunione e della pace. Di quella pace che dobbiamo sentire dentro ed imparare ad apprezzare e a custodire perché spesso non ci accorgiamo che la pace è un filo che si può spezzare facilmente se non contribuiamo a mantenerla sempre viva evitando di dissolverla nella più futile banalità quotidiana”.

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